Case vacanze abusive, task force a Camerota

Case vacanze abusive, task force a Camerota
di Carmela Santi
Lunedì 21 Agosto 2017, 16:11
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I caschi bianchi hanno fatto visita a diverse strutture ricettive e case vacanza della frazione Marina per verificare la regolarità dei fitti, l’identità degli ospiti e informare i proprietari su come e perché pagare la tassa di soggiorno. Uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale di Camerota, come anticipato già in campagna elettorale, è proprio quello di regolamentare i fitti e capire chi è che arriva in vacanza sul territorio, tramite l’identificazione di ogni singolo ospite e la registrazione degli stessi. «Censire le case vacanze - fanno sapere da palazzo città - è un’opportunità di crescita e sopratutto serve a dare sicurezza ai vacanzieri e ai cittadini».

Il censimento servirà anche ad arricchire un database delle case certificate che presto sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune. L’elenco andrà a risolvere, in parte, anche un altro problema: quello delle truffe online. I turisti, infatti, prima di fittare ed inviare la caparra, potranno consultare la lista e scegliere in modo sicuro la struttura certificata, in regola e soprattutto esistente. 

Tutti i cittadini potranno regolarizzare la propria posizione. I controlli effettuati non hanno portato a sanzioni ma soltanto ad un piano informativo per far sì che i cittadini capiscano come mettersi in regola con la registrazione degli ospiti e il pagamento della tassa di soggiorno. L’operazione ha riscontrato, da parte dei proprietari delle strutture, molta curiosità e collaborazione. Molti non erano proprio a conoscenza del metodo che bisogna utilizzare per regolare la propria posizione. Chi aveva bisogno d’aiuto è stato invitato presso gli uffici del comando dei vigili urbani dove, nei prossimi giorni, verrà allestito un info point. I cittadini saranno aiutati a compilare tutta la modulistica. I vigili hanno rilasciato alle strutture un verbale di constatazione. «In questo modo sapremo chi c’è nei villaggi, negli alberghi e negli appartamenti di Camerota - sottolineano dal Comune -. I dati verranno poi trasmessi alla questura e alla prefettura che in caso di bisogno e di identificazioni sospette, si interfaccerà direttamente con le forze di polizia locali». La tassa di soggiorno, in vigore praticamente in ormai tutte le località turistiche più rinomate dello Stivale, finirà in un fondo che verrà adoperato dall’amministrazione per fornire il paese e i turisti di maggiori servizi.
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