Delitto Lamberti, 30 anni
confermati da Cassazione

Delitto Lamberti, 30 anni confermati da Cassazione
di Petronilla Carillo
Sabato 14 Maggio 2016, 08:10
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Simonetta Lamberti, ultimo atto in Cassazione. I giudici della Suprema Corte rigettano il ricorso di Antonio Pignataro, reo confesso di aver preso parte al commando omicida, e come il pg aveva chiesto confermano la condanna a trent’anni di reclusione.
Pignataro aveva commosso tutti quando nel 2012 consentì alla Procura di Salerno di riaprire il caso di Simonetta pentendosi e decidendo di raccontare la verità su quel maledetto 29 maggio del 1982 quando l’undicenne figlia del magistrato Alfonso Lamberti perse la vita, uccisa dai proiettili destinati al padre. Aveva deciso di alleggerirsi la coscienza dopo aver visto un film, durante la detenzione in carcere, nel quale un sicario uccide per sbaglio una bambina. Le scene di quel pomeriggio, lungo la Provinciale che collega Vietri sul Mare (dove padre e figlia avevano trascorso la giornata al mare) e Cava de’ Tirreni (dove viveva la famiglia del procuratore) erano rimaste impresse nella mente di Pignataro, e quel film aveva scatenato i suoi sensi di colpa. Ma, dopo la condanna in primo grado a trent’anni, Pignataro si era pentito di essersi pentito e aveva presentato Appello. Inutile. Già, perché anche in secondo grado, i giudici gli avevano confermato la pena.
 
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