Assicurati alla giustizia i rapinatori che, a luglio scorso, assaltarono la biglietteria degli scavi di Pompei. Tra le 19 persone - di origine foggiana, salernitana, napoletana ed albanese - gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere transnazionale, dedita alle rapine a furgoni portavalori e in danno di istituti di credito, commesse con l’uso di armi anche da guerra, ci sono anche i due banditi che, arrivati presso la biglietteria di Porta Marina, ripulirono le casse minacciando con armi in pugno i bigliettai tra il terrore dei turisti.
Le indagini che hanno portato agli arresti sono state avviate in seguito alla rapina ad un furgone portavalori commessa a Fisciano a febbraio scorso.
Le conseguenti attività di Sco e Squadre Mobili di Salerno e Foggia, supportate da intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di ricostruire la struttura organizzativa e le dinamiche criminali della consorteria malavitosa, identificandone i singoli componenti e disvelando, inoltre, l’organizzazione di un prossimo assalto armato da compiersi in Germania.