Processo Due Torri
Rino Citarella ai giudici
"Ci incontravamo per organizzarci:
dovevamo lavorare tutti"

Processo Due Torri Rino Citarella ai giudici "Ci incontravamo per organizzarci: dovevamo lavorare tutti"
di Petronilla Carillo
Martedì 28 Giugno 2016, 23:55
2 Minuti di Lettura
SALERNO - "Ci inconcontravamo spesso, tra di noi (il riferimento è agli imprenditori imputati, ndr), per parlare di come lavorare tutti con la Provincia". Ha dovuto attendere oltre quattro ore Rino Citarella, prima di essere sentito dai giudici della seconda sezione penale di Salerno come teste della Procura nel processo Due Torri, sul presunto giro di mazzette per pilotare gli appalti in Provincia. Gli appalti riguarderebbero, tra gli altri, il Mattatoio di Campobasso, l'aeroporto di Salerno, i lavori stradali a Nocera e interventi nel parco del Cilento. L’organizzazione si sarebbe evoluta nel tempo, passando dalle iniziali 64 società, che nell’anno 2005 avevano partecipato a 45 gare bandite dalla Provincia di Salerno (aggiudicandosene 35), alle 156 dell’anno successivo. Rino Citarella, che ha patteggiato a tre anni e cinque mesi, è uscito dal processo ma, secondo gli avvocati della difesa (a sollevare l'eccezione l'avvocato Mario Ianulardo) non sarebbe potuto essere sentito a causa di un procedimento connesso presso il tribunale di Nocera Inferiore: una evasione fiscale che avrebbe consentito a Citarella di accumunlare un tesoretto con cui pagare le tangenti in Provincia. Dopo aver reperito gli atti di quell'inchiesta, i giudici della seconda sezione penale hanno deciso di procedere con l'escussione del teste. 
Ma Citarella, a causa dello slittamento dell'orario di inizio della sua testimonianza, ha parlato per solo mezz'ora prima di essere rinviato alla prossima udienza. Ha però raccontato di aver avuto "rapporti" con i funzionari della Provincia e di essere stato messo a conoscenza del modus operandi di "big Angelo" e di come questi riusciva a prendere tutti gli appalti. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA