Smog, non solo Fonderie
Le Cotoniere sotto vigilanza

Smog, non solo Fonderie Le Cotoniere sotto vigilanza
di Giovanna Di Giorgio
Martedì 3 Gennaio 2017, 08:37
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La parte del «sorvegliato speciale» resta in capo alle Fonderie Pisano. Ma i controlli straordinari disposti ieri dall’Arpac nella Valle dell’Irno hanno anche un altro obiettivo: il centro commerciale Le Cotoniere. O, meglio, il traffico veicolare che l’insediamento di Gianni Lettieri richiama in via dei Greci. Così, quattro campionatori di polveri sottili saranno a breve installati lungo la strada che, passando davanti all’emporio, lambisce il vecchio opificio. E le verifiche dei tecnici saranno intensificate anche su acqua e suolo.

A far scattare le «attività straordinarie e suppletive di controllo», dunque, non è solo «la recente decisione del Tribunale del Riesame di Salerno», si legge nell’atto firmato dal commissario straordinario Pietro Vasaturo, con cui «è stata disposta la riapertura dello stabilimento industriale denominato Fonderie Pisano». La decisione di adottare misure di controllo che vanno al di là di quelle ordinarie è anche la «contestuale» inaugurazione di «un megastore nelle immediate vicinanze del predetto insediamento industriale». A destare preoccupazione, insomma, è l’insieme delle due nuove situazioni determinatesi in quella specifica zona di Fratte: opificio di nuovo in funzione dopo circa sei mesi di stop e maggiore traffico veicolare determinato dalla presenza del grande magazzino. Il provvedimento parla, infatti, di «particolare momento storico». È la circostanza, cioè, che «impone un ulteriore rafforzamento e potenziamento degli strumenti in grado di valutare la qualità dell’aria» da un lato, e «di aumentare la frequenza degli interventi sulle altre matrici ambientali» dall’altro.

Non solo: alla base della decisione del commissario ci sono anche le direttive dell’assessore regionale all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, «relativamente a interventi straordinari ed eccezionali suppletivi dei controlli ordinari in materia di qualità dell’aria, di polveri sottili e di controlli sulle altre matrici ambientali». In particolare, l’assessorato ha dato disposizione «affinché Arpac provveda a interventi anche eccezionali mediante l’utilizzo di ulteriori mezzi tecnici e strumentazioni per la valutazione della qualità dell’aria» e affinché «si formi un gruppo di lavoro ad hoc per il controllo delle altre matrici ambientali». A essere monitorata, perciò, non sarà solo l’aria. Toccherà pure alle acque del fiume Irno e al suolo.
 
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