Vigili, la carica dei 1500
«Noi, esercito di disperati»

Vigili, la carica dei 1500 «Noi, esercito di disperati»
di ​Sabino Russo
Mercoledì 26 Ottobre 2016, 07:10
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È iniziata ieri mattina, al Centro sociale, la carica dei 1500 aspiranti per i 40 posti di vigili stagionali per Luci d’artista. Tra di loro, seppure si tratti di una posizione che dà accesso a una graduatoria per 60 giorni lavorativi al massimo, c’erano molti laureati, anche con esperienze di dottorato di ricerca alle spalle, laureandi, mamme con piccoli al seguito e chi tentava la prova per la seconda volta dopo il bando di 4 anni fa.
Un esercito composto prevalentemente da disoccupati, ma non certo dai cosiddetti neet, cioè quelli che il lavoro non lo cercano neanche. Anzi. Bando alle chiacchiere e al titolo di studio acquisito, circa 900 ragazzi ieri mattina hanno affrontato la prima giornata di prove del concorso. Non solo diplomati, per lo più ventenni, molti iscritti all’università, ma anche tantissimi laureati, provenienti sia dall’area umanistica che scientifica, in cerca di una esperienza lavorativa per rimpolpare il proprio curriculum professionale per future opportunità o di una occupazione, seppur precaria. 
C’è chi come Monica Argento, diplomata ventenne, iscritta al secondo anno di Giurisprudenza, ci prova per fare esperienza, perché la sua «aspirazione è quella di entrare nelle forze dell’ordine e questo è un primo passo verso il futuro» o chi come chi come Pier Luca Carpinelli, 29enne laureato, nonostante questo concorso non offra un posto fisso lo ritiene in ogni caso «una speranza per avere un lavoro, seppure part time, e tenersi in qualche modo occupati». «La situazione che vivono tanti giovani campani come me è al di fuori del normale, perché non ci sono aziende che offrono posizioni e quelle poche che ci sono è già stabilito a chi darle - continua - In un certo senso possiamo definirci un esercito di disperati, perché cerchiamo di costruirci un futuro e l’unico modo che abbiamo per farlo è studiare, fare concorsi pubblici e corsi di formazione. Per lavorare si è costretti ad andare fuori. Io vorrei restare qui, ma se il futuro non me lo consentirà dovrò salutare anche io tutti». 
Motivazioni, queste, che hanno spinto anche Annalisa Apicella, mamma 43enne, con alle spalle un dottorato di ricerca presso il Cnr, che suo malgrado si è ritrovata «a fare un concorso per vigile urbano stagionale con la speranza di poter lavorare nella mia terra». «Non devo essere per forza costretta ad andare via per farlo - tuona – Nonostante la mia formazione universitaria importante mi ritrovo oggi a fare la mamma, innanzitutto, e a sperare di potermi inserire, alla mia età, nel mondo del lavoro dopo tanto precariato».
Il concorso è indirizzato a persone di età compresa tra i 18 e i 45 anni, residenti a Salerno e in possesso di diploma di scuola secondaria superiore, patente B e conoscenza della lingua inglese. La prova consiste nella soluzione, in sessanta minuti, di 60 quiz a risposta multipla su argomenti di diritto e procedura penale, codice della strada, ordinamento degli enti locali. Alla fine sarà stilata una graduatoria di 100 persone, a cui si attingerà per 40 unità in due periodi dell’anno: luglio-agosto e metà novembre-metà gennaio. Non saranno utilizzati sempre gli stessi selezionati, in quanto ognuno di loro non potrà lavorare per più di 60 giorni nel corso dell’anno, quindi potenzialmente si potranno considerare utilmente classificati i primi ottanta in graduatoria. 
Non è la prima volta che il Comune fa ricorso al lavoro dei vigili stagionali, unica procedura consentita in virtù dei tagli alle risorse e per lo stop alle assunzioni a tempo indeterminato nei ranghi della pubblica amministrazione. Già nel 2012, infatti, fu indetto un altro concorso. Lo sa bene, Vincenzo Colecchia, stagista al Comune, che quella prova già l’ha affrontata e superata e che ieri si è ritrovato a rifarla. «Questo concorso è quasi una fotocopia del precedente, seppure le condizioni lavorative questa volta sono peggiori, perché parliamo di un part-time - sottolinea - Nonostante abbia già partecipato al precedente concorso non è stato riconosciuto nessun punteggio alle persone che avevano fatto parte della vecchia graduatoria e questo vale anche per il nuovo. Non ci facciamo, dunque, nessuna illusione sulla possibilità che anche nel caso in cui dovessimo superare anche questo concorso ci possa essere riconosciuto un punteggio superiore per un eventuale bando a tempo indeterminato».
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