Napoli, al Monaldi tecniche di ultima
generazione contro il cancro del fegato

Napoli, al Monaldi tecniche di ultima generazione contro il cancro del fegato
Mercoledì 7 Dicembre 2016, 13:00 - Ultimo agg. 9 Dicembre, 14:34
3 Minuti di Lettura
Le malattie gravi del fegato fanno meno paura. Epatite C, cancro, cirrosi: le nuove terapie creano molte meno vittime che in passato.

Del perchè sui muore di meno ne parla il dottore Enrico Ragone,  specialista in malattie infettive, in ecografia ed ecointerventistica clinica, nonchè specialista nella diagnosi e terapia dei tumori del fegato all'ospedale Monaldi.

« L’epatite C è stata per decenni una malattia virale molto diffusa, che causava, con il passare del tempo, cirrosi epatica e cancro del fegato (epatocarcinoma). Con l’utilizzo dei nuovi farmaci antivirali ad azione diretta sul virus, giunti in Italia negli ultimi 2 anni, si è avuto un sostanziale cambiamento nella terapia dell’epatite C con percentuali di guarigioni molto alte. Oggi infatti, grazie alle nuove cure, guariscono dal virus il 97-98% delle persone, cioè su 100 pazienti trattati 97-98 guariscono e solo 2-3 non rispondono al trattamento. E sono attualmente in studio altri farmaci per questi pazienti non responsivi».


Queste percentuali di guarigione, spiega ancora l'infettivologo, sono altissime rispetto a quelle che si ottenevano fino a pochi anni fa con i trattamenti prima disponibili (interferone). Novità importante è che guariscono pazienti affetti da qualsiasi genotipo ( variante) del virus C, prima invece esistevano genotipi del virus poco responsivi ,e che gli effetti collaterali sono nettamente inferiori rispetto alle terapie tradizionali con interferone.



«La terapia con questi nuovi farmaci antivirale - riprende Ragone - prevede la semplice assunzione di poche compresse al giorno per un periodo variabile da 3 a 6 mesi a seconda del genotipo virale.
Mi occupo da circa 20 anni di epatite C e di cancro del fegato. Nella mia attività di Eco-interventista mi occupo di curare il tumore epatico con la tecnica di Termoablazione con radiofrequenza (onde di calore) ecoguidata, una valida ed efficace tecnica alternativa all’intervento chirurgico tradizionale. In particolare negli ultimi 2-3 anni sto trattando tumori del fegato di grosse dimensioni, ovvero  50-80 millimetri di diametro, grazie ad una tecnica che prevede, in una unica seduta operatoria sempre sotto la guida ecografica, il posizionamento di 2 o 3 aghi elettrodi nel tumore determinando la necrosi di grosse masse tumorali, la cosiddetta tecnica a triplo ago. Con la mia equipe sto portando avanti uno studio con risultati per adesso molto interessanti nel quale vengono selezionati pazienti di qualunque età affetti da epatite C e da epatocarcinomi di grosse dimensioni. Questi pazienti vengono sottoposti ad intervento di termo ablazione del tumore del fegato e successivamente vengono sottoposti a terapia con i nuovi antivirali per l’epatite C, evento impensabile con la vecchia terapia interferonica. Ho già trattato diversi pazienti, che risultano guariti sia dal cancro che dall’epatite , e dopo più di 1 anno dalla sospensione della terapia antivirale, e dall ‘intervento, questi pazienti sono ancora liberi da malattia tumorale e da malattia epatica da virus C
».
© RIPRODUZIONE RISERVATA