Pensioni, come cambiano gli importi a marzo e aprile tra addizionale comunale, rivalutazione e taglio dell'Irpef

di Giacomo Andreoli
Martedì 13 Febbraio 2024, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 16:51 | 1 Minuto di Lettura

Pensioni e addizionale comunale: cosa cambia a marzo

Le addizionali all’Irpef vengono trattenute dal cedolino in rate del medesimo importo, con le consuete modalità:

  • addizionale regionale a saldo 2023: da gennaio 2024 a novembre 2024;
  • addizionale comunale a saldo 2023: da gennaio 2024 a novembre 2024;
  • addizionale comunale in acconto 2024: da marzo 2024 a novembre 2024.

L’importo delle addizionali è determinato in funzione delle aliquote stabilite dalle Regioni e dai Comuni e comunicate entro la data in cui è stata effettuata la lavorazione di rinnovo. Qualora gli Enti territoriali deliberino modifiche alle aliquote, gli importi delle addizionali a saldo saranno rideterminati a partire dal mese di marzo 2024. Quindi ad esempio per l'addizionale comunale, per i pensionati residenti nelle città in cui è aumentata da quest'anno, vedranno un aggravio sulle pensioni, che le farà scendere, a partire dalla mensilità di marzo.

Tra le grandi città ad aver aumentato l'addizionale comunale ci sono Napoli e Palermo. A Napoli si passerà dallo 0,9% all’1% quest’anno. Sono 15 euro in più se se ne guadagnano 15mila e oltre 50 se si superano i 50mila euro. A Palermo l’aumento sarà inferiore: dallo 0,95% all'1%, ma ci saranno scatti progressivi nei prossimi anni, fino ad arrivare all’1,338% nel 2031.

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