Pannella a «Chi»: "Non ho paura di morire. Papa Francesco è l'unico che mi capisce"

Marco Pannella
Marco Pannella
Martedì 12 Maggio 2015, 20:50 - Ultimo agg. 20:55
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In vita sua, probabilmente, non aveva mai trovato una simile empatia con un uomo di Chiesa. Eppure aveva già conosciuto di persone due Papi.



Marco Pannella, storico leader dei radicali italiani, ha però raccontato a Chi dell'incontro con Papa Francesco, che per lui è stata una piacevole sorpresa: «Papa Francesco è l'unico che non mi abbia sgridato per come io tratto il mio corpo. Anzi mi ha detto: 'Sia coraggioso, vada avanti così'. L'unico a dirmi una cosa del genere. Perché ha capito».



In una intervista esclusiva pubblicata dal settimanale «Chi» nel numero in edicola mercoledì 13 maggio, Pannella ha svelato il contenuto della telefonata che gli ha fatto il Santo Padre dopo il recente intervento all'aorta addominale. «Con Papa Francesco abbiamo molte affinità», dice Marco Pannella a «Chi». «Noi radicali abbiamo anticipato molte delle cose che Francesco dice e fa. la sua religiosità così vicina alle persone semplici e vere è molto vicina anche alle mie origini. È il terzo Pontefice con cui ho buoni rapporto. Giovanni Paolo II, il »polaccone« come lo chiamavo io, lo sentivo spesso. Quanto a Ratzinger, beh, sapevo che ci avrebbe stupito. Io sono anticlericale, è vero. Sulle cose concrete, però. Il mio spirito è religioso. Ho sempre avuto rapporti splendidi con le suore. Mio zio, poi, era sacerdote e sono cresciuto con quei sentimenti, con quei valori. Per questo le nonne cattoliche si riconoscono in noi. Perché noi radicali ci siamo sempre battuti per la vita, per i temi etici e sociali, non per la politica».



Il leader radicale, che ha appena compiuto 85 anni e sta combattendo una battaglia contro due tumori, non ha rinunciato a usare l'arma del digiuno per farsi ascoltare. «Non ho paura di morire. E poi altri vent'anni così, sai che palle!», scherza Pannella. «Io sono di ferro. Ho sempre ascoltato il mio corpo. Faccio le analisi tutti i giorni. Il digiuno, poi è garanzia di longevità. Per questo anche le religioni lo prescrivono».



Nonostante il suo stato di salute, il leader radicale non intende smettere di fumare i suoi 60 toscanelli al giorno. E scherzando dice: «Tempo fa ho portato al mio medico curante 30 anni di radiografie dei miei polmoni. Le ha esaminate e alla fine mi ha detto che non devo assolutamente smettere di fumare, anzi, d'altronde, come il Papa ha detto ad Emma Bonino, che sta combattendo anche lei una coraggiosa battaglia con il cancro, 'l'erba cattiva non muore mai!'».