Morto Guido Elmi, lo storico produttore di Vasco si è spento a 68 anni: il saluto del rocker

Morto Guido Elmi, lo storico produttore di Vasco si è spento a 68 anni: "Era molto stanco..."
Morto Guido Elmi, lo storico produttore di Vasco si è spento a 68 anni: "Era molto stanco..."
Lunedì 31 Luglio 2017, 17:50 - Ultimo agg. 3 Agosto, 16:23
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Morto Guido Elmi, lo storico produttore di Vasco Rossi, si è spento in casa sua a Bologna a 68 anni.
«Guido se ne è andato improvvisamente... era molto stanco. Io sono molto triste». Lo scrive Vasco Rossi su Facebook. «Una consolazione - aggiunge Vasco - è che ha fatto in tempo a partecipare, vivere e vedere la grande festa di Modena Park ! Wiva Guido !».

Solo ieri Vasco aveva pubblicato su facebook un lungo stralcio sul suo rapporto con Elmi tratto dal libro «Vasco da Rocker a Rockstar», come aveva già fatto con altri brani su diversi argomenti della propria vita e della carriera. «La crisi con Guido - è l'esordio del post - arriva in quegli anni lì. (88-89 ndr) Abbiamo iniziato a non capirci più, forse anche per colpa mia, che ho lasciato che gli altri facessero cose al posto mio, che credessero di poter prendere decisioni al posto mio. Hanno pensato che il mio essere meno presente in studio equivalesse a lasciare campo libero anche sul fronte artistico; qualcuno, magari, ha anche cominciato a pensare di essere lui l'artista. A Guido ho detto: 'O i dischi si fanno come dico io o non va benè.
Nel frattempo, lui e i ragazzi della band avevano cominciato a lavorare al disco della Steve Rogers Band, perché pensavano, anzi, pensavamo fosse giusto che uscissero anche da soli. Era il momento giusto».


 


Elmi era infatti con Vasco al Modena Park l'1 luglio scorso. «Il mio amico GUIDO ELMI - scrive Red Ronnie su fb - è volato nell'altra dimensione. Lo conosco dai primi tempi con Vasco Rossi inizio anni '80. Le ultime volte che l'ho visto è stato ai due concerti di #ModenaPark e nelle dirette dalla Fonoprint la settimana scorsa. Lo avevo visto molto stanco»: era «un grande produttore, quello che con »Bollicine« rivoluzion il rock in Italia». Era «un grande comunicatore - scrive Ruggeri su twitter - un artista, profondo e intuitivo. Pochi manager hanno saputo costruire cultura e costume come lui».  
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