Dayane Mello è stata una delle ospiti del sabato pomeriggio di Verissimo. La modella brasiliana si è raccontata a 360 gradi a Silvia Toffanin alla quale ha anche presentato il suo nuovo libro “La bambina che dormiva sempre con la luce accesa”. L'ex gieffina ha spiegato il motivo per cui ha voluto scrivere un'autobiografia che, per lei, è stata molto terapeutica, dato che, l'ha aiutata ad affrontare il suo passato doloroso.
Dayane Mello ha rilasciato delle dichiarazioni molto toccanti nella sua intervista a Verissimo: «Scrivere il libro è stato importante per capire un po’ della mia storia, ho raccolto dei pezzi e li ho messi insieme.
Poi, Dayane ha raccontato le violenze subite: «Mio papà era molto violento, mi picchiò perché scappai per stare con il mio fidanzatino dell’epoca. Io mi sentivo invisibile dentro quella casa, mi chiedevo cosa potessi fare, non sapevo bene chi fossi e sono entrata in un periodo davvero buio, volevo morire. Ho pensato al suicidio e l’ho anche tentato assumendo del veleno per topi ma mi hanno salvata».
Infine, Dayane Mello ha parlato di quando ho deciso di abortire: «Quando avevo 17 anni sono andata a lavorare in Cile come modella è stato il mio primo lavoro e i primi soldi che guadagnavo da sola. In Cile sono rimasta incinta ma ho deciso di non tenere il bambino perché non pensavo che l’uomo con cui stavo fosse quello che volevo per il mio futuro. Poi, sono arrivata in Italia e mi sono innamorata di Stefano e abbiamo avuto la nostra bambina Sofia che adesso ha 9 anni. Noi siamo stati tanto immaturi ma siamo riusciti a rimanere amici e stiamo facendo crescere nostra figlia con molta serenità perché lei vede i suoi genitori uniti anche se non siamo insieme».