Certo, i politici del Mezzogiorno di caratura nazionale ormai si contano sulle dita di una mano, e l'asse produttivo del Paese non sta messo meglio in quanto a capacità di rappresentare il Meridione.
Eppure il governo dice di voler scommettere sul Sud, partendo dalla cultura. Rai e Mediaset di questo non si accorgono o pensano/sanno che si tratta solo di proclami di facciata. Così, sotto Roma, cresce un risentimento che moltiplica i maldipancia, alimenta revival borbonici, nutre la teoria dei complotti "sputtaNapoli" che tutto tengono e tutto confondono. Sarà 'nu juorno buono davvero quello in cui anche la rappresentazione televisiva del Belpaese, e del Malpaese certo, non sarà dettata da regole di risiko politico, mode e convenienze.