Fabiano Parisi, il Pendolino di Serino è arrivato fino alla Nazionale

«Una grande gioia per l'intera Irpinia, per noi serinesi e per la tua famiglia»

Fabiano Parisi in allenamento a Coverciano
Fabiano Parisi in allenamento a Coverciano
Martedì 15 Novembre 2022, 07:10 - Ultimo agg. 16 Novembre, 10:40
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Il pendolino di Serino, appena 4 anni fa, stava per smettere di inseguire il suo sogno di gloria per tornare nel suo negozio di elettrodomestici gestito dalla famiglia e dal papà Carmine (che adesso non c'è più), ex calciatore pure lui come il figlio. Mollare tutto, dopo che il Benevento aveva deciso di svincolarlo, di non puntare su di lui. Ovvio che per Fabiano Parisi non è stato un momento facile e chissà se camminando in queste ore nei viali alberati di Coverciano, passeggiando tra i lunghi corridoi che traspirano di leggenda, allenandosi con le stelle della nostra serie A, ha ripensato a quei momenti in cui stava per finire tutto. Benvenuto in Nazionale, stavolta dalla porta principale e non per un semplice e affollato stage. La prima volta per Parisi, una gioia speciale, che sicuramente dedicherà al papà, così come gli dedicò il suo primo gol in serie A. Venerdì alla Cremonese, la seconda rete della sua carriera, non male per uno che fa il terzino. È stato l'Avellino, allora in serie D, a dargli una possibilità di rinascita, quando tutto sembrava ai titoli di coda. Tra i dilettanti non si nega a nessuno. Ma lì, Fabiano, che ha festeggiato i 22 anni appena sei giorni faa, ha incontrato un tecnico che gli ha cambiato il destino: Eziolino Capuano. Poche partite per capire che davanti a sé non aveva un reietto ma un piccolo diamante da forgiare. Poche domeniche e chiama Mario Giuffredi, che non è solo uno degli agenti più importanti italiani ma uno che scopre talenti e li coccola (come ha fatto con Di Lorenzo, pescato a Matera). Giuffredi e Capuano stanno assieme dopo un Teramo-Avellino. «Tu sei un extraterrestre», dice Giuffredi a Parisi e »mi ricordi tanto Mario Rui». Alla fine del campionato chiama Fabrizio Corsi, il presidente dell'Empoli che ha una dote particolare per gli affari: «Prendi dall'Avellino questo talento, non te ne pentirai». Corsi ne parla anche con Capuano, si fida e lo porta in quell'angolo di paradiso calcistico che è Empoli. «Ogni volta che fa una bella partita, Eziolino mi manda un messaggio», racconta Corsi divertito. Il suo idolo è Jordi Alba, e i primi mesi in Toscana sono tutti in salita perché non giocava mai. Ma piano piano, è diventato un pezzo intoccabile sia dell'Empoli che è stato promosso in serie A e poi di quello attuale: questa estate è stato vicinissimo alla Lazio, perché Sarri ma nel frattempo ha rinnovato con l'Empoli. E da qui l'approdo con la maglia dell'Italia. «Sono fiero di lui, glielo avevo detto che avrebbe fatto lo stesso percorso di Di Lorenzo e che dalla serie D sarebbe arrivato in Nazionale», dice orgoglioso Giuffredi. Che non lo svela, ma nel cassetto pieno di sogni di Parisi c'è quello di tentare la grande avventura in Spagna, magari al Barcellona.

A Serino è festa grande. E come non potrebbe essere così. Ci sarà o no l'esordio tra Albania e Austria, questo non è un giorno come un altro: «Una grande gioia per l'intera Irpinia, per noi serinesi e per la tua famiglia che ti ha allevato e cresciuto con sani valori e principi. Gli stessi che ti fanno restare sempre con i piedi per terra e, come amava ripeterti tuo padre Carmine, ti fa bruciare le tappe grazie alla tua grande umiltà». recita un posto del sindaco e del consiglio comunale. È il secondo irpino a raggiungere il traguardo della Nazionale dopo aver fatto la trafila nell'Under 21. Ovvio che prima deve esordire: negli anni 80 è stato Nando De Napoli l'orgoglio di Chiusano San Domenico. 

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