E ora, appuntamento alla fine di maggio a Coverciano, non è stato ancora comunicato se sarà il 30 o il 31. Ma cambia poco. In quel momento partirà l'avventura della Nazionale che, in Germania a giugno, dovrà difendere il titolo di campione d'Europa conquistato nel 2021 a Wembley. Le due amichevoli disputate negli States hanno alimentato nella testa del tecnico qualche dubbio (su qualche calciatore) e parecchie certezze (su come stare in campo). «Conta dove si vuole andare», dice sempre Lucio. Che pensa all'obiettivo e meno a un mezzo (unico) con cui arrivarci. E il mezzo, in questo caso, è il sistema di gioco, non più codificabile in un numero ma in principi, numerosi. Contro Venezuela ed Ecuador abbiamo visto proprio questo. Spalletti ha in testa, e ha provato, soluzioni nuove, diverse dalle solite.
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Lucio è uno che ha cominciato a parlare di «mezzi spazi», di «costruzione dal basso sì, ma non fino all'incoscienza»; è quello che porta il terzino a fare l'attaccante, la mezz'ala ad agire da trequartista (lo fece con Perrotta - sempre da lui inventato lì - post litteram).
«Molti di questi ragazzi faranno parte della convocazione per l'Europeo di giugno. I giocatori sono questi, tranne qualcuno che è rimasto fuori (Cristante, Scamacca, ndr) stavolta e qualcuno che ha giocato nell'Under 21 (Calafiori e forse Fabbian, ndr)», l'ammissione del ct dopo l'ultimo test statunitense. A Spalletti la squadra è piaciuta, le idee cominciano ad essere chiare, è dispiaciuto per non aver potuto testare in partita Folorunsho e Lucca, che probabilmente - ma non è detto - hanno perso il treno per l'Europeo o comunque attualmente restano indietro. Dagli States, Lucio torna con un centravanti affidabile, Retegui, e con un centrocampista-trequartista di qualità ritorvato, Pellegrini. E sono le due buone notizie in vista di Euro 2024 in Germania. E' chiaro che a giugno serviranno un Chiesa più in palla e uno Zaniolo più continuo, sperando che da qui in avanti, giochi di più nell'Aston Villa. I gol devono arrivare anche dai collegi di reparto di Retegui. In difesa quasi sicuramente dovrà fare a meno di Acerbi, ma ha ritrovato un Mancini affidabilissimo, così come Darmian e il suo Di Lorenzo. Sorprendente l'impatto di Bellanova, che sta attenuando la cotta che il ct ha per Cambiaso. E' vero che lo juventino può giocare su tutte e due le fasce e anche in mezzo. Il gruppo dei ventotto statunitense al 7 giugno andrà scremato e portato ai 23 definitivi, durante il ritiro a Coverciano e per l'amichevole con la Turchia si arriverà anche a una trentina di giocatori che verranno scremati prima della partenza per la Germania. Del gruppo tedesco farà parte sicuramente Cristante, che ha saltato, in accordo con il ct, questa tournée e buona parte del centrocampo visto in questa settimana, da Barella a Jorginho, fino a Frattesi. Il resto è in divenire. Ma il più è (quasi) fatto.