Salernitana-Pordenone è un caso:
troppe scommesse, granata furiosi

Salernitana-Pordenone è un caso: troppe scommesse, granata furiosi
di Eugenio Marotta
Mercoledì 6 Gennaio 2021, 09:00
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La serie B si è scoperta corsara. Il segno due che nell'ultima giornata si è ripetuto con una costante singolare e per qualcuno anomala. E su qualche partita del torneo cadetto aleggia addirittura l'ombra del calcioscommesse. A lanciare il sasso nello stagno, alimentando i sospetti, ci ha pensato ieri la Salernitana di Lotito e Mezzaroma. Lunedì scorso la squadra di Castori è stata sconfitta in doppia inferiorità numerica all'Arechi dal Pordenone, perdendo così la vetta della classifica (occupata adesso soltanto dall'Empoli). La direzione arbitrale (Rapuano di Rimini) è finita inevitabilmente nel mirino per una gestione del match a dir poco discutibile. Ma è stato il comunicato pubblicato ventiquattr'ore dopo a sollevare un autentico polverone. E non certo per l'arbitraggio.

Il club granata infatti, sul proprio house organ, ha chiesto l'intervento dell'autorità giudiziaria per far luce su presunte quotazioni dell'incontro e flussi di scommesse considerati evidentemente anomali. «La Us Salernitana 1919 comunica che, a seguito di alcune segnalazioni apparse su siti sportivi, nonché innumerevoli sollecitazioni ricevute in merito a presunte quotazioni di scommesse sportive ascrivibili alla partita SalernitanaPordenone, auspica che l'autorità giudiziaria di ogni ordine e grado possa far presto luce ed accertare l'effettiva caratura della fattispecie che, se accertata, costituirebbe senza alcun dubbio un danno in capo alla Salernitana».

A onor del vero, già prima della partita in questione, sui social, erano rimbalzate segnalazioni rispetto ad anomalie delle quotazioni dei bookmakers, che a poche ore dall'incontro rispetto ai giorni precedenti avevano sorprendentemente abbassato la quota del segno 2 rispetto all'1 in un match che vedeva la capolista Salernitana ospitare la squadra undicesima in classifica. Un'operazione a dir poco insolita che potrebbe giustificarsi soltanto attraverso un flusso considerevole (ed anomalo in relazione alle diverse posizioni in graduatoria delle due compagini) di scommesse sulla vittoria del Pordenone.

La Salernitana, dal canto suo e a scanso di equivoci, ha chiesto di vederci chiaro. 

A guardare i risultati maturati nell'ultima di B appena passata agli archivi, tuttavia, non è stato soltanto lo stadio Arechi ad essere violato. Nell'ultima giornata del torneo cadetto, infatti, il fattore campo è andato letteralmente a farsi benedire. Anche su altri cinque campi le squadre ospiti hanno fatto bottino pieno. Numeri alla mano, insomma, su 10 partite in calendario ben sei squadre hanno battuto bandiera corsara (l'Empoli a Cosenza; il Vicenza a Brescia; il Pescara a Reggio Emilia; il Chievo a Cremona, la Spal a Frosinone ed il Pordenone appunto a Salerno). Praticamente il 60% delle gare in calendario. Il co-patron della Salernitana Marco Mezzaroma, socio e cognato di Claudio Lotito, ha voluto rimarcare quanto già scritto nel comunicato dal club granata. «Ci sono state segnalate queste alterazioni, anche sui social, e abbiamo ritenuto doveroso fare un comunicato per manifestare a chi di dovere la situazione». Le partite del campionato di serie B, sotto il profilo della regolarità delle scommesse, vengono analizzate dall'Uiss, Unità Informativa Scommesse Sportive, presso la direzione centrale della Polizia criminale. L'osservatorio del ministero dell'Interno di cui fanno parte rappresentanti anche di Coni e Figc monitora i match e, nel caso di partite sospette, avvia eventualmente le indagini. La scorsa stagione sono stati 28 i flussi di giocate anomali monitorati dall'osservatorio. Facile immaginare che il match tra Salernitana e Pordenone di lunedì scorso, dopo il comunicato del club granata, finirà sotto la lente d'ingrandimento del Viminale.

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