Higuain chiede 2,5 milioni di euro al Napoli. Il club: «Inaccettabile»

Higuain chiede 2,5 milioni di euro al Napoli. Il club: «Inaccettabile»
Lunedì 3 Luglio 2017, 13:44 - Ultimo agg. 18:11
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Prosegue la querelle tra il Napoli e Higuain, che nello scorso marzo ha chiesto un arbitrato presso il tribunale di Napoli perché ritiene di dover avere 680mila euro dal club. La società è di avviso contrario. In una recente udienza dell'arbitrato, il legale di Higuain ha chiesto una cifra superiore: 2,5 milioni. 

Non si fa attendere la replica dell'avvocato del Napoli, Mattia Grassani, a Radio Crc: «La controversia nasce quasi subito dopo il trasferimento del giocatore alla Juventus con delle diffide inviate dal legale di Higuain al Napoli e la cifra richiesta era di 680mila euro circa per compensi e premi non corrisposti. Il Napoli, alla luce dei controlli, ha dimostrato che ogni pagamento è stato saldato e invece a marzo del 2017 Higuain adisce il collegio arbitrale chiedendo questi 681mila euro. Si sono già celebrate diverse udienze e a giugno nelle memorie conclusive Higuain modifica il tiro processuale chiedendo 2,5 milioni. Si tratta di richieste inaccettabili anche perché il signor Higuain non può ricordare solo a fine giugno la cifra. E’ un atteggiamento che respingiamo e la società si opporrà nel rispetto dell’organo arbitrale che il 12 luglio deciderà. Non ci si può mettere a tavolino con una controparte che si comporta in questo modo. Quando si affronta un giudizio, affermare di essere sicuri che le pretese della controparte sono infondate è impossibile, ma siamo ragionevolmente tranquilli. Il giocatore quando si è trasferito ha firmato una documentazione, i bilanci del Napoli sono stati scandagliati e non ci sono state pendenze neppure di 1 euro nei confronti di Higuain e il fatto che promuova una controversa ci sta, ma non direi proprio che ci sia stato un accanimento del Napoli che è adempiente. Il Napoli ha invocato una lite temeraria, è infondata la richiesta iniziale di Higuain e temeraria la quadruplicazione della pretesa».
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