L'Ordine dei giornalisti Campania
commemora Ciro Esposito

Antonella Leardi a Scampia
Antonella Leardi a Scampia
di Diego Scarpitti
Lunedì 27 Novembre 2017, 10:56
2 Minuti di Lettura
«#Ciroviveneicuoridichiloama». A Scampia si è tenuto il quadrangolare per ricordare il tifoso azzurro deceduto nel 2014, in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina allo stadio Olimpico di Roma. Momento davvero speciale e sentito, per non dimenticare Ciro Esposito. Ha preso parte la rappresentativa dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, allenata da Francesco Molaro (TeleclubItalia) e capitanata dal direttore di VocediNapoli.it, Davide Nunziante. «È stata una giornata di festa, all’insegna dei sani valori dello sport, quelli che porta avanti l’Associazione Ciro Vive. La nostra squadra, fortemente voluta dai vertici dell’ODG, in particolare dal presidente Ottavio Lucarelli e dal consigliere Pino De Martino, è nata proprio per aderire e sostenere queste iniziative. Bello giocare con tanti giovani e incontrare i familiari e gli amici di Ciro, un simbolo per Napoli e non solo».
 
 

In secondo piano il risultato: sconfitto in finale il team guidato dal calciatore Nicola Mora dall’ASD CiroVive, terzi i giornalisti davanti al Club Napoli Tribunale. Affidato all’assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, il fischio d’inizio e alla giornalista Raffaella Iuliano la presentazione della serata. «Sono felice di aver partecipato per la terza edizione consecutiva al “Ciro day”, un evento che anno dopo anno continua a tenere viva la memoria di Ciro Esposito attraverso iniziative di solidarietà concreta, che si rivolgono soprattutto ai bambini più sfortunati. Quest’anno era particolarmente sentita la necessità di stringerci attorno ai genitori di Ciro, Antonella e Gianni, che con grande dignità hanno sempre rifiutato ogni idea di vendetta, auspicando la pace tra le tifoserie». Si schiera apertamente in favore dell’Associazione Ciro Vive la figlia dello storico e indimenticato addetto stampa del Calcio Napoli, Carlo Iuliano, e lancia un appello pubblico. «Invito tutti a firmare la petizione nata all’indomani della pronuncia della Corte di Appello, che lo scorso giugno ha ridotto a soli 16 anni la condanna a carico dell’assassino di Ciro. Una firma non costa nulla ma può rappresentare uno strumento fondamentale per chiedere ancora una volta giustizia per il giovane tifoso partenopeo, un ragazzo d’oro strappato alla vita troppo in fretta da una mano criminale, che gli ha sparato per il solo fatto di essere napoletano».

Dal sangue versato a semi di concordia. «Mi auguro che episodi del genere non accadano mai più – conclude Raffaella Iuliano -, perché nessun ragazzo al mondo deve rischiare di perdere la vita a causa di una partita di calcio. Spero, con tutto il cuore, che i familiari di Ciro possano avere finalmente la giustizia che meritano». Consegnato, infine, un logo in ceramica da parte dell’ODG alla signora Leardi, piccolo gesto di vicinanza e di affetto. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA