Non solo e-commerce, con l'Internet of Things
il web ha cambiato la nostra vita

Non solo e-commerce, con l'Internet of Things il web ha cambiato la nostra vita
di Valeria Arnaldi
Lunedì 29 Settembre 2014, 11:53 - Ultimo agg. 18:24
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Il termostato che registra le abitudini di chi vive in casa, regolando il risparmio energetico. Il car sharing gestito dal cellulare. Il braccialetto che misura il battito cardiaco. E i sensori su tutine da neonato che, già adottate negli Usa, tranquillizzano mamma e papà scrivendo direttamente sul mug le condizioni del bambino.

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Si chiama IoT, Internet of Things, ed è la nuova frontiera del web.

Potrebbe anche essere il motore di ripresa dell'economia. Una sorta di domotica 2.0, ampliata per interattività, intelligenza e campo d'azione, gestita attraverso lo smartphone come telecomando universale, che crea una rete virtuale di comunicazione tra oggetti, in grado di produrre dati e funzioni, e addirittura di “accendere” l'uomo, determinando reazioni e decisioni.

Una rivoluzione web già in corso, seppure agli inizi. Basta guardarsi intorno per “contare” i sensori. L'esempio più facile è nelle spedizioni internazionali. Il percorso dei pacchi è tracciabile in Rete, dall'invio alla consegna e la firma al ritiro diventa leggibile on line dopo pochi istanti. Il conta-persone nei negozi registra gli ingressi che poi, incrociati con gli acquisti, danno la misura dell'effettiva riuscita del negozio stesso. Piccoli o grandi aiuti per la vita quotidiana e il business che soddisfano bisogni dei singoli ma costruiscono soprattutto una mappa, anche culturale, della società. Il cuore del sistema IoT, infatti, è nelle informazioni che raccoglie. Così, se il cardiofrequenzimetro da polso registra un battito accelerato, l'utente potrebbe essere raggiunto da pubblicità di integratori.

Far incrociare domanda, pure inconsapevole, con offerta mirata potrebbe essere il segreto di una nuova economia, che da un lato, punti alla lettura dei bisogni per ottimizzare le risorse, e dall'altro, generi lavoro. D'altronde, il potenziale del settore sembra pressoché infinito. Si può applicare al risparmio energetico, tramite la comunicazione tra elettrodomestici in casa o tra consumatori e produttori di energia. E anche al movimento, con sensori per prenotare e pagare in anticipo il parcheggio, riducendo stress e traffico. E ancora, alla cultura e al turismo, generando app che localizzino le attrazioni vicine al visitatore e gli consentano di avere rapido accesso a informazioni.

Senza dimenticare, la manutenzione del verde, la salute e perfino il food. Ma soprattutto, appunto, il settore lavoro “aperto” alle nuove connessioni e a nuovi punti di vista per sfruttarli. Uno per tutti, i piani tariffari. Sono ancora da studiare gli “abbonamenti” alla rete di elettrodomestici e oggetti vari. Basta un touch per entrare nel futuro.