Un toscano d'Irpinia. Metà del suo cammino terreno lo ha vissuto in provincia di Avellino. Un amore così forte che gli fece dire addio alla sua Prato....
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Oggi i funerali. Alle 15 le esequie nel Duomo, in quel centro storico devastato dai 90 secondi della scossa del 23 novembre 1980. Il corteo partirà dalla sua abitazione in via Largo Ponte Ferriera. In tanti ieri si sono stretti al dolore della moglie Amalia, dei figli Alessandro, Oscar e Giulio, della nipote Nicole e dalla sorella Giovanna. Un'ulteriore attestazione di stima e di affetto. La notizia ha sconvolto davvero tante persone. Era all'opera per organizzare un evento ciclistico in città. «Voglio festeggiare in grande il mio novantesimo compleanno», ripeteva a chi lo incontrava lungo corso Vittorio Emanuele, spiegando la sua idea. All'ex sindaco Paolo Foti (che non ha nascosto tristezza e commozione), con il quale era solito intrattenersi per un caffè, avrà descritto il tracciato e il film della giornata immaginata decine di volte. Cini già aveva definito buona parte del programma ed era in contatto con le istituzioni per le autorizzazioni necessarie. Non avrebbe ammesso defaillance, dopo la delusione per la cancellazione del circuito ciclistico cittadino la scorsa estate.
I messaggi di cordoglio ieri si sono moltiplicati. Un minuto di raccoglimento in Consiglio comunale. Il sindaco Gianluca Festa esprime il cordoglio personale e dell'amministrazione: «Un vulcano di iniziative e di idee. Ha scelto l'Irpinia per percorrere un tratto importante della sua esistenza. La sua determinazione, la generosità lo spinsero ad avventurarsi in provincia di Avellino giusto 39 anni fa per aiutare le popolazioni alle prese con il devastante sisma. Da allora il legame è diventato indissolubile. Lo ricorderemo sempre come uno degli angeli del terremoto e per la sua straordinaria passione per il ciclismo». Rosanna Repole, consigliere provinciale e già sindaco-simbolo di Sant'Angelo dei Lombardi, sottolinea quanto sia stata «meritoria l'opera di Cini che ha permesso di promuovere il volontariato anche sul nostro territorio. Dalla Toscana partì alla volta dell'Irpinia per dare una mano concreta alle popolazioni».
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Il Mattino