Le chiavi e la cittadinanza onoraria di Pietradefusi al questore di Napoli Antonio De Iesu. Origini irpine proprio del piccolo centro della Valle del medio Calore, a De Iesu...
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A fare gli onori di casa è stato il primo cittadino Giulio Belmonte al suo terzo mandato consiliare. "Non è un rito vuoto o fine a se stesso - ha detto il Sindaco Belmonte - ma ha i suoi fondati motivi. De Iesu figlio di Faustino ha sempre mantenuto un solido legame con la sua terra d'origine e ovunque la rappresenta con fierezza". "Sono orgoglioso delle mie origini irpine e degli insegnamenti di papà Faustino. Se fosse stato qui adesso si sarebbe commosso fino alle lacrime. Per me è un giorno speciale", ha detto De Iesu ripercorrendo la sua vita e la sua carriera in seno alla Polizia di Stato. Una carriera costellata di successi e ricca di soddisfazioni,gioie e pure qualche dolore,iniziata a soli 18 anni e proseguita con successo prima a Napoli alla squadra mobile e poi a capo dellUPG. Da questore poi ad Avellino, Bari, Salerno, Milano e infine il ritorno a Napoli la città meravigliosa e maledetta dove nel 1982 rimase ferito seriamente in un conflitto a fuoco.
"Porto ancora i segni di quella sparatoria, ma l'amore per la Polizia è più forte di ogni cosa" confessa De Iesu. "Oggi si rafforza il legame con il mio paese", dice, dopo aver ricevuto la pergamena e le chiavi della città dal sindaco Belmonte. L'artista Vito Ferrante ha poi fatto omaggio al questore De Iesu di una sua opera che rappresenta i simboli naturali d'Irpinia mentre il pianista caudino, Antonio Criscuoli, si è esibito in una brillante performance musicale con arie e brani classici napoletani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino