Baiano, 53enne muore per infarto. La famiglia denuncia: soccorsi dopo un'ora e mezza

Interrogazione del consigliere regionale Alaia

Un'ambulanza del 118
Saranno gli accertamenti interni all'Asl, ma probabilmente anche quelli della magistratura, a chiarire i contorni di quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica nella...

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Saranno gli accertamenti interni all'Asl, ma probabilmente anche quelli della magistratura, a chiarire i contorni di quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica nella gestione del Servizio di Emergenza territoriale 118 del Mandamento Baianese.


I familiari di un 53enne residente a Baiano hanno denunciato di aver atteso circa un'ora e mezza prima dell'arrivo di un'ambulanza per prestare cure all'uomo colpito da un malore. Nell'attesa del mezzo, l'artigiano è stato trasportato in ospedale da un suo familiare a bordo di un'utilitaria, ma non c'è stato nulla da fare. Il suo cuore, infatti, si è fermato poco dopo l'arrivo presso il pronto soccorso Santa Maria della Pietà di Nola.


La vicenda ha mobilitato l'intero territorio. Il presidente della Commissione sanità in Regione, l'irpino Enzo Alaia, molto provato da quanto appreso nel corso delle ultime ore, vuole vederci chiaro: «Non appena sono stato informato della grave denuncia dei familiari della persona deceduta per infarto, mi sono attivato affinché le autorità sanitarie intervenute facciano chiarezza sui tempi che sono occorsi per prestare le prime cure».
Alaia, resta in attesa degli sviluppi per ricostruire tempi e dinamiche della predisposizione del servizio per l'utenza mandamentale nella notte dello scorso fine settimana: «Sarebbe molto grave se le autorità preposte dovessero accertare che quanto denunciato dai familiari corrisponde al vero. Non è neanche lontanamente accettabile che un mezzo di soccorso intervenga ben novanta minuti dopo la chiamata».

Le indagini interne all'Asl in merito alla predisposizione del Servizio di assistenza urgenza territoriale per i comuni irpini dovrebbero permettere di chiarire il giallo delle chiamate sovraesposte di richiesta di soccorso alla centrale operativa. Felice Castaldo, responsabile del Baianese dall'associazione di volontari che gestisce il servizio e affiliata alla Confederazione nazionale Misericordia d'Italia, spiega: «L'ambulanza per l'utenza dei sei comuni del Mandamento era già impegnata in un altro intervento sul territorio e quindi impossibilitata a intervenire rispetto al caso richiamato negli ultimi giorni». Il mezzo presso l'abitazione di via Roma sarebbe giunto dal presidio sanitario di Lauro, ma con abbondante ritardo rispetto all'iniziale richiesta di soccorso. «Della gestione delle modalità degli interventi è responsabile la centrale operativa di Avellino, che coordina il dispiegamento dei mezzi e delle forze sui territori», chiarisce Castaldo. «Quando il secondo mezzo allertato dalla centrale operativa è arrivato presso l'abitazione indicata, il paziente non era presente».


La vicenda fa esplodere l'ambiente politico mandamentale. «È mortificante apprendere di un decesso di una persona perché i soccorsi non sono riusciti ad intervenire in tempo», afferma Emanuele Litto, consigliere comunale di Baiano. «È risaputo che la sanità campana e quella provinciale non riescono a dare risposte alle esigenze dei cittadini, ma a questo punto è necessario un intervento che punti ad integrare il servizio in questione sul nostro territorio. Il Mandamento Baianese è un'area dove risiedono 30mila abitanti ed è doveroso prevedere la messa a disposizione di un numero di ambulanze adeguate per far fronte alle situazioni emergenziali». Del resto, conclude Emanuele Litto, «non è il primo disservizio che registriamo nella storia recente del territorio».


 

 

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Il Mattino