Anche senza seggiovie il Laceno è sold out ma ora si punta al rilancio

I cellulari non prendono d'estate: serve un ripetitore

Il lago Laceno con una veste invernale
La tendenza era apparsa evidente fin dall’immediato post-covid. Il Laceno piace e attrae sempre di più. Le nuove seggiovie sono ancora in costruzione? Sì, ma i...

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La tendenza era apparsa evidente fin dall’immediato post-covid. Il Laceno piace e attrae sempre di più. Le nuove seggiovie sono ancora in costruzione? Sì, ma i lavori procedono. E però in primavera o con la neve, per un pic-nic in riva al laghetto o per una ciaspolata nel bianco, i visitatori hanno preso d’assalto la località di Bagnoli Irpino in tutti i weekend utili.

Lo hanno fatto con ogni tipo di formula: mordi e fuggi, per sport ed escursionismo, con pernottamento, pranzo al sacco o pranzo al ristorante. Con tutte le formule, con vari target, provenienze diverse: famiglie, gruppi di amici, coppie, dalla provincia di Avellino e dal resto della Campania con presenze rilevanti anche dalla Puglia. Cosa potrà diventare l’altopiano del Laceno una volta completati gli impianti di risalita e le infrastrutture connesse? La strada è nettamente in discesa, anche perché nel frattempo è cresciuto in maniera esponenziale il turismo legato al trekking e all’escursionismo. Che qualcosa stesse cambiando in meglio lo si era notato già in occasione della sagra autunnale, ormai molto più di una sagra.

«Il Nero di Bagnoli» è stato diluito in più weekend, modalità adottata per aumentare le presenze e al tempo stesso rendere più sostenibile e vivibile l’esperienza. Che poi Bagnoli abbia registrato un sold out ogni giorno e in tutti gli orari della kermesse, è un discorso da sviluppare. Si pensa ad una manifestazione autunnale permanente per le future edizioni. Insomma, Bagnoli e il Laceno stanno vivendo un periodo felice che forse, considerata la lunga trafila burocratica per gli impianti sciistici e i relativi danni di immagine negli anni scorsi, non era nemmeno previsto.

Angelo Mattia Rocco, che gestisce la pagina Facebook « Laceno» e si occupa con la sua società di trekking e dintorni, fornisce più di uno spunto. «L’aumento delle presenze sull’altopiano negli ultimi tempi è dovuta a una serie di fattori. Ha sicuramente dato una spinta iniziale il post-covid, Laceno con i suoi spazi era una meta ideale. Ma allo stesso tempo il trend dell’escursionismo, in ogni sua forma, sta crescendo. Qui abbiamo colto l’occasione differenziando l’offerta con le scuole, i più piccoli, per esperti e meno esperti. Nei weekend con la neve gli operatori e i noleggiatori di attrezzature hanno registrato anche 4000 appassionati delle ciaspolate. Con persone che hanno riempito le strutture alberghiere del Laceno e dei paesi intorno, da Montella a Nusco. Le prenotazioni ormai avvengono per mese, prima ragionavamo di settimana in settimana». D’estate la mountain bike è un altro spunto per gli appassionati, ma manca una pista ciclabile, che si fa semplicemente dipingendo una corsia con la vernice bianca, intorno all’anello del lago.

Laceno social, perché oggi le piattaforme rappresentano un veicolo formidabile se gestite bene. Anche se d’estate la copertura per i cellulari crolla drammaticamente, c’è poca banda: sufficiente d’inverno ma a luglio e agosto impedisce di collegarsi con smartphone e tablet. servirebbe un ripetitore ma per le compagnie telefoniche non pare conveniente investire per soli due mesi.


«La pagina Laceno ha registrato due milioni di accessi tra gennaio e febbraio 2023. Oggi contiamo oltre 70mila follower, un dato raddoppiato dalla chiusura degli impianti sciistici. Dopo lo stop avevamo visto un crollo, ora parliamo di un boom che rispecchia il successo del Laceno e viceversa», dice Rocco. E tra qualche settimana una vetrina importante con Laceno tappa di arrivo nel Giro d’Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino