Asi Avellino, Pisano batte Vignola: vince l'asse deluchiano

Asi Avellino, Pisano batte Vignola: vince l'asse deluchiano
Dopo l'Alto Calore, il bis all'Asi, dove l'elezione di Pasquale Pisano rappresenta la vittoria dello stesso fronte politico con l'unica variante della...

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Dopo l'Alto Calore, il bis all'Asi, dove l'elezione di Pasquale Pisano rappresenta la vittoria dello stesso fronte politico con l'unica variante della contrapposizione demitiana.

Il sindaco di San Martino Valle Caudina, infatti, è stato eletto nuovo presidente del Consorzio dell'Area di Sviluppo Industriale di Avellino con i voti dei primi cittadini che fanno riferimento al consigliere regionale Maurizio Petracca, all'ex presidente del parlamentino del Centro Direzionale Rosetta D'Amelio, a quanti nel Pd sono direttamente legati al governatore De Luca, come pure a Italia Viva e al presidente della Commissione regionale Sanità Enzo Alaia. E, soprattutto, grazie all'apporto determinante della Provincia. Il presidente dell'ente di Palazzo Caracciolo, Domenico Biancardi, e il suo vice, Fausto Picone, del resto hanno espresso le 4 preferenze che hanno fatto la differenza con l'altro candidato, il sindaco di Solofra Michele Vignola, sostenuto da una parte dell'Area Dem e dei decariani, oltre agli amministratori vicini a Ciriaco De Mita.

Il risultato finale, 19 voti a 14 (con una scheda bianca) evidenzia, infatti, come alla vigilia la partita sulle fasce tricolori fosse equilibrata. D'altronde, delle 34 schede votate, 30 su 31 dai primi cittadini o loro delegati, vista l'assenza del Comune di Pratola Serra commissariato, si era praticamente sul 15 pari, salvo poi il ripensamento di chi non ha espresso nessuna opzione; mentre i 4 voti della Provincia hanno definito vittoria e margine.

Ma queste elezioni segnano anche la perdita dell'ultima roccaforte di Ciriaco De Mita, difesa in questi 5 anni da Vincenzo Sirignano, e un orientamento preciso sia per il prossimo congresso del Partito Democratico Irpino che alle consultazioni sugli altri enti, a partire proprio da quello di Piazza Libertà. Con Pisano, entrano nel Consiglio direttivo dell'Asi i sindaci di Melito Irpino, Michele Spinazzola (uscente, in quota Alaia), Contrada, Pasquale De Santis (Alaia), e Lioni, Yuri Gioino (dameliano). Revisori effettivi Marco Corrado e Marco Puorro, supplenti Felice Perna e Tommaso Rocco.

Appena eletto, il primo cittadino caudino ha ringraziato i colleghi per la fiducia: «L'ente non vive una condizione facile - dice - siamo chiamati ad un forte impegno con grande senso di responsabilità, soprattutto se crediamo allo sviluppo della provincia. Le aree Asi rappresenteranno nei prossimi anni un'occasione di crescita. Lavoreremo affinché il consorzio sia pronto a raccogliere la sfida del Recovery Fund. In merito agli obiettivi, invece, Pisano parte dalla piattaforma logistica in Valle Ufita, considerata «la porta di ingresso dell'Irpinia». Ma non dimentica quanto c'è da fare per «attivare le tre Zes già indicate dalla Regione, ponendo attenzione anche alle aree limitrofe di Pianodardine, Calaggio e Valle Ufita». «Attraverso il nucleo industriale di Solofra - aggiunge - guarderemo alla retroportualità, provando a collegarci a tutto ciò che sorgerà attorno al porto di Salerno. Attenzione, poi, all'area Asi altirpina, che comprende la Lioni-Grottaminarda, e quella della Valle Caudina, tanto bistrattata in questi anni, dove ci sono ancora lotti liberi. Potrà avere un ruolo strategico in ambito Pnrr, tenendo presente che sulla tratta ferroviaria adiacente, la Cancello-Benevento, sono stati stanziati 120 milioni di euro per trasformarla in una rete intermodale e fungere da collegamento tra la stazione di Afragola e quella della Napoli-Bari». Un ultimo pensiero, poi, è rivolto agli attori della sfida. «Protagonisti di questa nuova esperienza - conclude - dovranno essere i sindaci in sinergia con i consiglieri regionali irpini, per avere un'interlocuzione diretta con la Regione». 

Vignola, invece, ha voluto ringraziare chi lo ha sostenuto, dichiarandosi da subito disponibile a collaborare per il bene del territorio. «Tutti noi ricorda siamo stati sostenitori del governatore nell'ambito di un centrosinistra ampio. Il futuro dell'Asi deve vederci uniti senza contrapposizioni campanilistiche, in una visione d'insieme che registri il protagonismo di tutte le aree industriali». In apertura, c'era stata la breve relazione dell'uscente Sirignano che ha ricordato il lavoro fatto nei 5 anni alla guida del consorzio: «Abbiamo ridotto il debito dai 18 milioni di euro iniziali ai circa 3 attuali, il cui ripianamento è anche stato pianificato, attraverso la vendita di opifici e terreni abbandonati. Resta, però, il grande problema della liquidità corrente».

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Il Mattino