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Che il Pnrr sia un'occasione importante per l'Irpinia, ne è convinto il consigliere regionale e presidente della Commissione sanità Enzo Alaia. «Ma rischiamo di sprecare tutto».
Quello che infatti non convince l'esponente di Italia Viva, è la mappa della medicina territoriale recentemente ridisegnata negli uffici di via Degli Imbimbo: «L'Asl di Avellino ha fatto delle scelte sbagliate che purtroppo sono state avallate dalla Regione Campania».
Critico della prima ora sull'argomento, Alaia, al tavolo del corso di formazione su sanità e informazione, non perde dunque occasione per attaccare la manager dell'Asl Maria Morgante: «Con il nuovo Piano di sanità territoriale, finanziato nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l'Asl di Avellino non riesce a coprire il territorio lasciando sguarnite intere zone». Nel dettaglio, con questo Piano è prevista l'istituzione di 4 ospedali di comunità (ad Avellino nell'ex sede del Moscati di viale Italia, a Montella nel complesso di San Francesco a Follini, a Moschiano nell'ex clinica Parco degli Ulivi e a Monteforte Irpino nella sede dell'ex ospedale San Giacomo); 10 case di comunità (Moschiano, Monteforte Irpino, Lioni, Lapio, Bisaccia, Fontanarosa, Avellino, Castel Baronia, Montecalvo Irpino, Montoro); e 4 centrali operative territoriali saranno (Avellino, Monteforte Irpino, Moschiano, Vallata). Oltre a una serie di investimenti in apparecchiature e informatizzazione nei presidi sanitari di Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi. «Il Piano va rivisto è inadeguato e del tutto scollegato dalla realtà del territorio irpino e lontano dalle esigenze delle comunità. Ancora una volta sono state assunte decisioni fondamentali per il funzionamento del servizio sanitario in maniera del tutto arbitraria, senza coinvolgere i rappresentanti regionali, le associazioni professionali, e soprattutto senza consultare i sindaci e gli amministratori locali che, più di altri, hanno contezza della realtà».
Il quadro è complicato dal nodo del personale: «Sul punto, c'è stata una presa di posizione da parte del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Oltre al personale, secondo Alaia ci sono altri aspetti che devono essere limati: «C'è una carenza per quanto riguarda la salute mentale che nel Pnrr non è prevista e bisognerebbe far leva affinché il governo la inserisca».
In tema di sanità territoriale, resta irrisolta la questione legate all'ospedale Landolfi di Solofra. È attesa entro il prossimo mese la pronuncia dei magistrati del Tar di Salerno sul ricorso avanzato dall'amministrazione comunale della cittadina conciaria contro la chiusura del pronto soccorso (disposta dall'Azienda ospedaliera Moscati che dal 2018 gestisce il plesso solofrano, con il placet dello stesso Alaia e del consigliere dem Petracca). «Ho chiesto alla direzione generale di verificare il cronoprogramma dei lavori di riqualificazione che stanno interessando il Landolfi», dice ancora Alaia in riferimento agli interventi in atto per il rifacimento della facciata, per la ristrutturazione delle sale operatorie e per la realizzazione del reparto di Terapia intensiva (con l'ospedale inattivo dall'anno scorso). «Andrò di persona a fare un sopralluogo per constatare lo stato di avanzamento dei lavori».
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