Assunta D'Amore: «Amavo la legge, il destino mi ha portato in libreria»

Assunta D'Amore: «Amavo la legge, il destino mi ha portato in libreria»
Con la sua sensibilità, Assunta D'Amore, titolare di "Mondadori Book Store" di Piazzale Amedeo Guarino, coniuga passione per la lettura e creatività....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Con la sua sensibilità, Assunta D'Amore, titolare di "Mondadori Book Store" di Piazzale Amedeo Guarino, coniuga passione per la lettura e creatività. Irpina di Montemiletto, ma avellinese di adozione, avvicina al fantastico mondo della lettura anche i giovani. Sempre al passo con i tempi, vive la professione di "Libraia" come una missione, per assegnare alla lettura il compito di capire l'animo umano, attraverso le storie narrate. Amante della cultura giuridica, essendo laureata in Giurisprudenza, ha creato un format di successo, con cui ha interpretato le copertine dei libri, truccandosi e vestendosi come le immagini del frontespizio.

D'Amore, come è nata la sua passione per i libri?
«L'incontro con i libri è avvenuto fin da bambina, quando ero rapita dalle narrazioni e mi immedesimavo nei personaggi».
Sognava già di diventare libraia?
«No, in realtà, il mio sogno era diventare magistrato. Il destino ha scelto per me la strada giusta. A volte, trascuriamo ciò che avviene, che non è stato pianificato. Accade, invece, che i veri sogni sono quelli che non si realizzano, ma ti indicano il cammino da percorrere».
È la sua esperienza?
«Proprio così. La libreria è nata 13 anni fa, quando avevo 27 anni, per puro caso. Con il mio socio, Alfredo Gambarota, condividevo la grande passione per la lettura. Così, avemmo l'intuizione della libreria, per condividere con la città la gioia di esplorare l'animo umano, attraverso i generi letterari. Ad aprile 2010, mettemmo a punto il nostro progetto e a ottobre dello stesso anno abbiamo aperto».
Quando è entrata nel suo Book Store per la prima volta, cosa ha pensato?
«Mi sono convinta che il destino ha più fantasia di noi. Nel mio caso, non ho alcun rimpianto per non essere diventata magistrato, in quanto ho scoperto la mia vera passione. Nei libri, infatti, ritrovo anche una parte di me. Inoltre, è bello relazionarsi con chiunque, trovando sempre argomenti di discussione, riscoprendo ogni volta l'armonia con gli altri».
Come era la città, quando ha aperto l'attività?
«Ciò che ricordo è la curiosità della gente, degli avventori, che si trovavano un altro tipo di libreria, diversa dalle altre realtà omonime. La "Mondadori", infatti, nasceva come libreria da passeggio, con un salottino dove trattenersi, rappresentando un concetto completamente nuovo nella fruizione dei volumi. I titoli delle nostre scaffalature, infatti, sono consultabili senza l'intermediazione del libraio, ma in modo autonomo. Chi entra, può anche non acquistare e maturare la sua scelta in un secondo momento».
Cosa è cambiato, invece, da allora?
«Sono cambiate tante cose. C'è stata una pandemia, è in atto una guerra, c'è stato l'avvento di Amazon, che ha inciso molto sul mercato del libro. Anche se aperti durante il lockdown, non avevamo avventori. La gente rimaneva a casa, non usciva per andare in libreria. Così, ha preso piede la vendita online, con il ricorso alle piattaforme come, appunto, Amazon. Per fortuna, c'è stata una legge che ha posto fine alla concorrenza sleale, equiparando la percentuale di sconto praticata dalle piattaforme a quella applicata in libreria».
Ha fatto iniziative particolari?
«Durante la pandemia, ho creato una rubrica, "Scimmiottare la copertina". Mi vestivo e mi truccavo allo stesso modo dell'immagine di copertina del libro. Ha avuto un successo inaspettato».
Cosa l'ha spinta a concretizzare questa idea?
«Il bestseller di 3 anni fa, era "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valerie Perrin. Davanti alla libreria c'è una fioriera, che curo con molto amore. Mi venne l'ispirazione di scimmiottare la copertina del libro di Valerie Perrin preparandomi allo stesso modo. Da quel giorno, ogni sabato pomeriggio, nell'ora precedente all'apertura, mi truccavo, mi vestivo come la copertina prescelta. Le persone hanno amato molto questa idea nata per gioco, mi chiedono di ripeterla».
È diventata una sorta di ragazza copertina, dunque?
«Più che altro mi divertivo, e rendevo ancora più magici i personaggi, le storie, i sentimenti raccontati nei libri».
A proposito di bestseller, quali sono i titoli più richiesti?
«Tasmania", di Paolo Giordano, e "La vita intima", di Niccolò Ammaniti».
Come sono i giovani lettori avellinesi?
«La novità è che i ragazzi amano i libri, contrariamente allo stereotipo secondo il quale leggono poco. Anche qui, però, c'entra molto la rivoluzione digitale. Ad esempio, prima, erano affascinati dall'esplosione dei Manga, che sono fumetti giapponesi, caratterizzati dalla lettura all'incontrario, ossia dall'ultima vocale alla prima sillaba. Ora, invece, sono orientati verso i Book Tok, promossi dalla piattaforma Tik Tok. Così, ho creato in libreria un angolo per questo tipo di titoli, che afferiscono al fantasy o al romanzo d'amore. Appena entrano, i ragazzi si recano direttamente verso questo corner».
È un fenomeno destinato a durare nel tempo, secondo lei?
«I ragazzi cambiano spesso il gusto, le preferenze nella lettura. Anche i libri, quindi, sono condizionati dalla "moda" del momento. A volte, un'opera nasce e muore con una velocità repentina».
C'è un episodio particolare della sua vita che è stata una sorta di premonizione?
«Una volta, da studentessa universitaria, appassionata dai segnalibri, entrai alla Feltrinelli di Salerno. Nella mia immaginazione, mi apparve un catalogo di regali da cartoleria. Pensai che sarebbe stato bello avere una specie di guida, un catalogo, appunto, per scegliere i regali per le persone a noi vicine. La "Mondadori", ora, ha anche il catalogo "Legami", dove osservare gli oggetti esposti nel corner che abbiamo allestito alla fine dello scorso anno. Si possono scegliere segnalibri, gadget, penne. È un angolo che attira adulti e bambini».
Cosa ama di più del suo lavoro?

«Amo perdermi nei racconti, affezionarmi alle vite degli altri. La libreria è magica, perché mi consente di vivere tante esistenze. Chi non legge, vive solo una vita, chi legge, invece, ne vive davvero tante». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino