Avellino, a maggio la costituzione della società dei rifiuti

Ad Avellino nascerà una nuova società per la gestione e raccolta dei rifiuti
«Entro maggio effettueremo la costituzione della società in modo da partire in tempi brevi con il servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana in città. Per...

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«Entro maggio effettueremo la costituzione della società in modo da partire in tempi brevi con il servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana in città. Per l'Ato, in questo momento, non vedo altra strada che quella della gara per l'ingresso del privato. L'opzione IrpiniAmbiente indicata dal presidente Buonopane va valutata». Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, analizza l'organizzazione della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Per certi versi il punto della situazione il primo cittadino lo fa avendo in mano le carte migliori. Dopo la costituzione del sub ambito distrettuale per il capoluogo irpino, infatti, la procedura per la nascita di una società mista, pubblico-privata, tra Comune e un'impresa del settore non ha mosso i rilievi della Corte dei Conti che ha fatto trascorrere i 60 giorni di silenzio assenso senza inviare alcun parere a Piazza Del Popolo.

Per questo, a Palazzo di Città è stata anche nominata la commissione giudicatrice dell'unica offerta giunta rispetto alla gara d'appalto a doppio oggetto per il socio partner della Grande srl che sarà anche il braccio operativo della gestione del servizio: quella della De Vizia Transfer «L'obiettivo è aggiudicare la gara entro fine aprile, in modo che da maggio si possa procedere con la costituzione della società ed effettuare gli adempimenti per partire con il servizio in tempi rapidi», dice Festa.
Se il percorso per Palazzo di Città sembra essere spianato, però, le cose stanno diversamente per Collina Liguorini. All'Ato, infatti, la magistratura contabile ha protocollato un pronunciamento sfavorevole, obbligatorio ma non vincolante, creando un certo disagio. In attesa delle motivazioni che dovranno essere rese pubbliche a giustificazione di passaggi e decisioni della procedura attivata, la fascia tricolore rimarca la sua posizione. «Ho provato a far costituire dall'ente d'ambito una società mista, perché ritenevo e ritengo, ora in maniera ancora più convinta, che possa essere la forma migliore per gestire i rifiuti in questo momento storico nel capoluogo e in provincia. L'Eda, purtroppo, ha fatto un'altra scelta e questo ha comportato che la Corte dei conti sollevasse dei rilievi».

Ma per Festa non è solo una questione di opportunità. Anzi è soprattutto un discorso legato al rispetto della legge: «Leggendo la norma afferma - poiché c'è un divieto di partecipare da parte dell'ente d'ambito a società che debbano gestire il servizio dei rifiuti, ad oggi, onestamente, non vedo alternative alla gara per il privato. Per adesso, secondo quanto disposto, non mi pare ci siano spazi interpretativi diversi o margini di manovra». Insomma, per il sindaco di Avellino la procedura dell'Ato è bloccata. Certo, si può sempre andare avanti ma si rischia di andare a sbattere se non si osservano le obiezioni sollevate dall'autorità giudiziaria preposta ad analizzare scelte e atti contabilmente rilevanti degli enti pubblici. Soprattutto nel caso di costituzione di società partecipate, sulle quali c'è anche il vincolo della legge Madia. La via d'uscita? Oltre all'ingresso del privato, Festa non ne conosce e deve ancora approfondire l'opzione suggerita dal presidente della Provincia Rizieri Buonopane durante l'ultima assemblea dei sindaci: far acquisire ai 113 Comuni dell'ambito, al netto di Avellino, il 51% delle quote di IrpiniAmbiente. «Non ho ancora avuto modo di confrontarmi con il presidente Buonopane. Posso solo dire che rispetto all'Eda, dal 30 marzo vige un divieto chiaro e perentorio sull'impossibilità di partecipare al soggetto gestore. E non c'è neanche da commentarlo».

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Il Mattino