AVELLINO - Suicidio in carcere. Questa mattina un quarantenne, originario di Montoro, detenuto per spaccio di droga, si è impiccato nella propria cella. L'uomo è...
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Interviene, da Roma, anche il segretario generale del SAPPE, Donato Capece: “Il suicidio di due detenuti in due giorni è semplicemente allarmante. Un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta dello Stato e dell’intera comunità. Il suicidio costituisce solo un aspetto di quella più ampia e complessa crisi di identità che il carcere determina, alterando i rapporti e le relazioni, disgregando le prospettive esistenziali, affievolendo progetti e speranze. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. Questo nuovo drammatico suicidio di un altro detenuto ad Avellino evidenzia come i problemi sociali e umani permangono, eccome!, nei penitenziari, lasciando isolato il personale di Polizia Penitenziaria (che purtroppo non ha potuto impedire il grave evento) a gestire queste situazioni di emergenza". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino