Avellino, ex Mercatone nella bufera: nuovo no al supermarket

Avellino, ex Mercatone nella bufera: nuovo no al supermarket
Ex Mercatone ancora nella bufera. Nuova Scia antincendio e nuovo altolà dei vigili del fuoco. Per il supermercato «Sole 365», situato all'interno del nuovo...

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Ex Mercatone ancora nella bufera. Nuova Scia antincendio e nuovo altolà dei vigili del fuoco. Per il supermercato «Sole 365», situato all'interno del nuovo centro «Vivendi», non ha sortito effetti l'estremo tentativo di ripresentare le carte per ottenere il via libera antincendio, dopo il disco rosso del comando di via Zigarelli e la successiva ordinanza di sgombero - con dichiarazione di inagibilità del supermercato da parte del Comune di Avellino. Ieri, dopo la clamorosa notizia dell'insussistenza dei requisiti per l'agibilità da parte del supermercato che aveva di fatto riaperto l'ex Mercatone, sulla base di un project financing da 9 milioni tra il Comune e «Vivendi», la grande attività commerciale è comunque rimasta aperta. Il Servizio attività produttive, diretto dal comandante dei vigili urbani, Michele Arvonio, non è intervenuto con quella chiusura che il vicesindaco con delega al ramo, Laura Nargi, aveva definito «inevitabile».

Di fatto, ignorando l'ordinanza perentoria per lo sgombero firmata il giorno prima dal segretario generale, Vincenzo Lissa, in qualità di dirigente all'Urbanistica. La società «Ap commerciale», titolare del supermercato, aveva presentato come riferito da «Il Mattino una nuova Scia antincendio ai vigili del fuoco, sostenendo che gli adempimenti contestati fossero tutti pronti. E l'aveva comunicata al protocollo del Comune nella tarda serata, intorno alle 22. Ieri mattina, Piazza del Popolo ne ha preso visione. Rispetto all'inagibilità e allo sgombero ordinati dal settore Urbanistica, la società aveva obiettato che «la declaratoria di inagibilità e lo sgombero ivi previsto sono consentiti solo nell'ipotesi di carenza dei requisiti igienico-sanitari. Nella specie, invece, è pacifica l'insussistenza di tali presupposti». Ed ancora: «Nel rispetto della regola di condotta amministrativa indicata dai vigili del fuoco, abbiamo provveduto a depositare una nuova Scia antincendio, completa di tutti i documenti richiesti». aveva comunicato - In sostanza, contestava il provvedimento comunale e sostenendo di aver adempiuto a tutte e 15 le contestazioni dei caschi rossi, comprese le richieste relative ai documenti non presentati. Infatti, il privato concludeva che, «per effetto di tale adempimento, deve ritenersi superata l'ordinanza del 9 giugno». Ma proprio ieri, un nuovo sopralluogo dei vigili del fuoco si è concluso con esito sfavorevole per «Ap commerciale».

La nuova Scia non è stata accolta. Infatti, senza la regolarizzazione amministrativa degli atti, i vigili del fuoco non possono rilasciare ricevuta di avvenuta presentazione. Al netto dell'inerzia del Suap rispetto all'Ordinanza dell'Urbanistica, salvo nuovi e clamorosi colpi di scena, dunque, il Comune di Avellino questo confermano fonti interne nell'ente dovrebbe procedere a chiudere il supermercato in attesa che regolarizzi tutto. Nel frattempo, quello che si è consumato nel Comune, da un settore all'altro, somiglia come l'ennesimo e grave cortocircuito amministrativo. Del resto, non è ancora chiaro come mai Palazzo di Città abbia aspettato circa 2 settimane, dallo scorso 27 maggio quando veniva informato il sindaco Gianluca Festa sul diniego della Scia antincendio per intervenire. Non sfugge come, nel caso analogo del parcheggio comunale trovato senza autorizzazione antincendio, lo stesso ente abbia provveduto in poche ore a chiudere l'autorimessa, tuttora bloccata. Ferma restando che la società privata operante nell'ex Mercatone sostiene di aver realizzato tutti gli adempimenti e ha sempre fatto sapere di volersi adeguare, a questo punto, la responsabilità rispetto ad eventuali problemi resta in capo al sindaco, Gianluca Festa. In merito, il primo cittadino non ha ancora proferito parola. Ma è stato il primo ad essere avvertito delle carenze ravvisate 14 giorni fa dai vigili del fuoco, al termine di un iter durato mesi, insieme al prefetto, Paola Spena. La vicenda è certamente delicata, e riguarda decine di dipendenti. Ma ha risvolti anche politici. In Comune, questa mattina, la vicenda sarà affrontata anche nella commissione Trasparenza, presieduta da Ettore Iacovacci. Il componente dell'organismo, il capogruppo di «La Svolta», Dino Preziosi, aveva sollevato per primo il caso.

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Il Mattino