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La lite con tanto di pistola prima del coprifuoco scattato per l'emergenza Coronavirus. Un altro sabato sera movimentato nei pressi dei luoghi della movida cittadina. Quando mancava un quarto d'ora alle 23, è scoppiata una zuffa in via Fratelli Urciuoli, tra viale Italia e via Cristoforo Colombo. Almeno tre le persone coinvolte, due ragazzi e un uomo di cinquanta anni. Quest'ultimo, al culmine del violento litigio, avrebbe estratto una pistola che poi si è scoperto essere a salve. C'è stato il fuggi fuggi generale, mentre i locali si apprestavano a chiudere per rispettare le disposizioni finalizzate a contenere la diffusione del contagio da Covid-19. Qualcuno tra i residenti ha deciso di chiedere l'intervento della Polizia. Dalla centrale operativa della Questura sono state dirottate sul posto le pattuglie della Sezione Volanti, già impegnate nei controlli di routine. Gli agenti sono riusciti a bloccare l'uomo che è stato trovato in possesso di una scacciacani, quindi un'arma che non può ferire. A questo punto gli uomini del questore Maurizio Terrazzi hanno avviato gli approfondimenti per fare piena luce sulla vicenda. La lite ha scatenato il panico tra i presenti che stavano per rientrare a casa e tra gli abitanti di questa parte del centro cittadino. C'è anche chi ha raccontato di aver udito degli spari.
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Ma su questo non vi sono ancora certezze, nonostante siano state registrate più indicazioni in tal senso. Il personale della Sezione Volanti sta indagando per ricostruire l'accaduto e per accertare se ci siano stati realmente i colpi. In ogni caso, quella pistola non è in grado di nuocere. Da capire anche i motivi legati alla lite tra i tre e se siano rimaste coinvolte altre persone. Ci sono ancora tanti punti oscuri da chiarire per questo episodio. I giovani coinvolti nella zuffa si sarebbero poi allontanati a bordo di una vettura. La Polizia sta cercando eventuali testimonianze e spera di trovare aiuto nelle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private di questa zona della città. Una situazione, dunque, non ancora ben definita. Ma che mette di nuovo in allarme la comunità del capoluogo. Ancora vivo il ricordo dell'agguato a Francesco Liotti (indaga l'antimafia) nei pressi di parco Palatucci in via Visconti e della successiva stesa a rione Aversa a distanza di 24 ore, avvenuti alla fine del mese di agosto. La paura, dunque, prende il sopravvento anche in un periodo in cui il rischio contagio ha ridotto gli orari di apertura dei locali pubblici e ha fatto scattare la misura del coprifuoco. Tra viale Italia, le relative traverse e via de Concilij dall'inizio della scorsa estate nel corso dei fine settimana si è avuto più di un episodio movimentato con risse e schiamazzi notturni, senza contare gli assembramenti tra giovanissimi in barba a tutte le indicazioni per evitare il pericolo di trasmissione del Covid-19.
Il Mattino