Avellino, Festa conferma Maggio: «Anche se va nell'Udc non cambia nulla»

Avellino, Festa conferma Maggio: «Anche se va nell'Udc non cambia nulla»
«La candidatura di Maggio con l'Udc non intaccherà minimamente né i rapporti personali che ci legano, né gli equilibri amministrativi». ...

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«La candidatura di Maggio con l'Udc non intaccherà minimamente né i rapporti personali che ci legano, né gli equilibri amministrativi».


All'indomani dell'investitura di Ugo Maggio a candidato del centrodestra, tra le fila della Federazione dei Popolari targata Giuseppe Gargani e Gianfranco Rotondi, il sindaco Gianluca Festa non ha dubbi: «L'essere schierati alle regionali su due fronti opposti, non cambierà nulla». Né legge una nota polemica nelle parole di Maggio, che aveva puntualizzato come il gruppo «Davvero» non può essere appannaggio di nessuno vista la sua natura civica. «È una dichiarazione oggettiva - spiega Festa - noi nasciamo come un gruppo civico all'interno del quale c'è chi ha scelto di fare politica in un partito. La nostra squadra da sempre si è basata unicamente sulla stima e l'amicizia delle persone, concetto forse un po' anomalo in politica, ma proprio per questo forte e vincente. Abbiamo attraversato difficoltà e battaglie complicate. Ugo mi è sempre stato vicino, quindi avrà sempre la mia stima e tutta la mia riconoscenza, anche se legittimamente deciderà di candidarsi elle elezioni regionali in un campo che io non sosterrò».

Una scelta che, lo dice chiaramente Festa rispondendo implicitamente alla minoranza, non produrrà alcun effetto sul ruolo di presidente dell'aula che Maggio ricopre grazie ai voti della maggioranza: «Resteranno intatti rapporti personali ed equilibri amministrativi». Così come non c'è alcun dubbio sul sostegno elettorale di Festa alla candidatura di Livio Petitto tra le fila del Pd, «Un appoggio convinto perché nessuno più di lui, insieme a Rosetta D'Amelio, merita di rappresentare l'Irpinia in Regione. Il gruppo Davvero si orienterà come meglio crede, ma certamente tenendo fede ai valori su cui si basa: cambiamento del modo di fare politica e ricambio generazionale».
 
Domani intanto inizia una settimana fitta di impegni per il primo cittadino che in mattinata parteciperà, da componente del Tavolo Aree Interne, all'incontro con il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. «È terminato il tempo delle richieste spicciole al Governo. Dobbiamo chiederci cosa noi possiamo fare ed avanzare proposte - dice Festa - tra queste sicuramente una semplificazione delle normative che dia maggiore possibilità ai Comuni di avere una gestione più manageriale, basata su una sana collaborazione tra pubblico e privato. Ma servono procedure più snelle, in modo che i Comuni possano svoltare realmente. Il mio obiettivo - spiega - è fare di Avellino un modello di intraprendenza amministrativa».

Da mercoledì a sabato poi l'appuntamento con il tour de force per l'approvazione di tasse comunali, piano di alienazione del patrimonio e bilancio consuntivo. «Io preoccupato? E perché dovrei - risponde - siamo la prima amministrazione dopo anni che svolge tutti i consigli comunali in prima convocazione. Questo vuol dire che la mia maggioranza è più che solida e compatta. A preoccuparmi sono solo alcuni esponenti della minoranza che a furia di non toccare palla, come forse erano abituati in passato, si stanno ammalando. Non vorrei dovessimo arrivare a riconvertire la Palazzina Covid per accudirli. Nel frattempo l'amministrazione va avanti per la sua strada».


Risposta dello stesso tenore sulla polemica relativa al piano di alienazione da 35 milioni di euro, per alcuni una svendita: «Solo chi è disperato vede fantasmi dappertutto». L'occasione per l'ampio scambio di battute con i cronisti, l'intitolazione dell'area sgambamento cani di Valle alla veterinaria Maria Lidia De Rosa, scomparsa quattro anni fa. Una targa che oggi porta il suo nome è stata scoperta dal sindaco e dal fratello della professionista, il dottor Agostino De Rosa. «La conoscevo bene e non solo per la sua passione per gli animali, ma perché l'ho allenata quando giocava a basket. È un'intitolazione simbolica che serve da esempio per la città che ha bisogno di ricordare i suoi piccoli eroi - spiega Festa - Lei lo è stata, ha fatto felici tante persone e tanti amici a quattro zampe che ha curato con dedizione e amore. Questo parco rappresenta anche il luogo di maggiore collaborazione tra amministrazione e cittadini, che lo hanno reso pulito e accogliente. Obiettivo di questa amministrazione resta la progettazione di un canile comunale di respiro europeo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino