Avellino, piano assunzioni al Comune le prime 42 entro fine anno

Avellino, piano assunzioni al Comune le prime 42 entro fine anno
A Piazza del Popolo ripartono i concorsi. La giunta Festa ha approvato il Bilancio di previsione 2022-2024. Al suo interno, c'è un piano per 82 nuove assunzioni. ...

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A Piazza del Popolo ripartono i concorsi. La giunta Festa ha approvato il Bilancio di previsione 2022-2024. Al suo interno, c'è un piano per 82 nuove assunzioni.


Dopo anni di magra, sono previsti 42 nuovi dipendenti già entro la fine dell'anno in corso. È la novità più succosa di un documento contabile che contiene tutto ciò che l'amministrazione comunale si propone di fare fino al 2024. E che fissa alcuni numeri fondamentali con i quali il Comune si accinge a firmare l'ormai famoso Patto con il Governo, per provare ad uscire dall'incubo economico del pre-dissesto.

Il disavanzo da ripianare è quello accertato alla fine del 2021, per 37,6 milioni di euro. Una spada di Damocle pesante che l'amministrazione pensa di poter superare andando oltre un piano di riequilibrio attualmente sospeso, perché in corso di riformulazione, e d'intesa con Roma. La strategia sarà illustrata nel dettaglio martedì in conferenza stampa, dal sindaco Festa e dall'assessore alle Finanze, Cuzzola, che, a dimostrazione della delicatezza della situazione, per ora non parlano.
I numeri e la norma dicono comunque che ci sono traguardi fondamentali da raggiungere. Prima di tutto, il recupero dell'evasione e le vendite patrimoniali. Nel capitolo delle entrate, di particolare interesse è l'incasso stimato dall'Irpef, 5,8 milioni all'anno, in ragione dell'aumento dell'addizionale, nella misura dello 0,2 per cento, disposto proprio per aderire al Patto col Governo. E poi l'evasione fiscale: dagli accertamenti effettuati su Imu, Tari e Canone Unico, si stima un gettito di 6 milioni nel 2022, di 6,5 nel 2023, e 7 nel 2024. Dalle vendite patrimoniali, tallone d'Achille dell'amministrazione in questi 3 anni, sono previsti incassi stellari: 9,5 milioni, 10,3 e 11,7, tra il 2022 e il 2024.


In alcuni casi, sembra un libro dei sogni. Ma è nel capitolo delle spese che si annida la novità più interessante. Spiccano proprio le voci per il personale, figlie della mole senza precedenti recenti di nuove assunzioni previste. Gli 82 innesti costeranno 1,336 milioni nel 2022, 809.443 euro nel 2023 e 31.093 euro nel 2024. Ecco il dettaglio. Nel 2022, arriveranno 13 operai specializzati, per creare una task force su verde pubblico e manutenzione. E poi 11 istruttori (7 tecnici e 4 amministrativi), 9 funzionari D1 (5 tecnici e 4 amministrativi) 1 funzionario tecnico esperto in beni culturali locali D1. Queste figure saranno assunte tutte per concorso. Un istruttore di vigilanza arriverà invece con un comando, altri 2 in mobilità, e con la stessa formula ci sarà un altro amministrativo. Previsto ancora il reclutamento di un tecnico e 3 collaboratori nello staff del sindaco. Un altro dipendente sarà assunto in categoria protetta.

Poi ci sono i reclutamenti con il Pnrr: 14 figure saranno assunte a tempo determinato per 36 mesi: 1 architetto, 3 ingegneri, 3 esperti in piani finanziari, di gestione e contabilità, 1 esperto in comunicazione e marketing, 1 esperto in gare e appalti, 1 geologo, 4 esperti in comunicazione e marketing al 50 per cento. Nel 2023, invece, arriveranno 13 istruttori e 12 funzionari. L'ultimo istruttore, di categoria C1, è previsto nel 2024.
La vicesindaco con delega al Personale, Laura Nargi, ha curato il piano e assicura che «i concorsi partiranno subito dopo l'approvazione del Bilancio in Consiglio». Cioè a luglio: «Dopo aver lavorato molto sulla ottimizzazione delle risorse, digitalizzando e riammodernando la struttura, abbiamo deciso di passare allo step successivo: l'incremento della pianta organica. Purtroppo, il Comune vive una condizione storica di sottorganico, che, negli ultimi anni, si è ulteriormente aggravata. Oggi, sono circa 150 i dipendenti che hanno lasciato il servizio dal 2019. In sostanza, possiamo contare sulla metà del personale necessario. Adesso, però, abbiamo la possibilità di riportare le risorse umane ad un numero adeguato per rilanciare l'azione della macchina amministrativa».


Come detto, è il clou della parte del bilancio che attiene alla spesa. Ma non mancano gli investimenti. Quelli complessivamente programmati nel triennio, il dato è nel Piano delle opere pubbliche, ammontano a 188 milioni di euro. Ma vanno realizzati. Inanto il documento contabile va fatto passare in consiglio, si attendono risposte massicce dalla maggioranza.

 

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Il Mattino