Avellino, processo Aste ok: archiviazione per i tre carabinieri, Taormina presenta l'opposizione

Scontro durante il processo

Il tribunale di Avellino
Indagine sui tre carabinieri del comando provinciale di Avellino accusati di falso ideologico in atto pubblico, corruzione, abuso d'ufficio e violenza privata: presentata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Indagine sui tre carabinieri del comando provinciale di Avellino accusati di falso ideologico in atto pubblico, corruzione, abuso d'ufficio e violenza privata: presentata l'opposizione alla richiesta di archiviazione. Dunque sarà il gip, dopo aver fissato un'udienza camerale a decidere sulla fondatezza della richiesta di archiviazione.


La circostanza che il pubblico ministero, investito dell'indagine, avesse presentato richiesta di archiviazione, ritenendo le accuse a carico dei carabinieri infondate, emerse nel corso dell'ultima udienza celebrata il 10 marzo.

«Richiesta di archiviazione fulmineamente formulata dal pubblico ministero nel procedimento in cui sono indagati tre carabinieri del Comando Provinciale di Avellino - dice l'avvocato Carlo Taormina, difensore dell'imputato Gianluca Formisano nel processo Aste Ok, con le accuse di turbativa d'asta, associazione a delinquere - Indicate le carenze, le omissioni, le misinterpretazioni dovute anche alla carenza di atti a cagione della non esaustiva trasmissione da parte della direzione distrettuale antimafia di Napoli». E aggiunge: «La richiesta di archiviazione, tra l'altro e sempre in carenza degli atti formatisi nel processo principale, premia il coraggio e la determinazione dei testimoni che hanno inteso agire per il rispetto e per il ristabilimento della verità pure di fronte a potenti autorità dello Stato, con la prospettazione della celebrazione di un processo a loro carico per calunnia».

L'avvocato Taormina ha inoltre fornito nell'atto di opposizione ulteriori spunti investigativi, indicando anche dei nuovi testimoni da escutere, in grado di riferire circostanze utili. Tra loro è stato indicato anche il pubblico ministero Henry John Woodcock «giacché precisa l'avvocato Taormina - nessuno meglio di lui sa come siano andate le cose a non mancherà di dare un contributo all'accertamento della verità e dei reali comportamenti tenuti dai carabinieri, essendo suo supremo interesse conoscere le condotte dei militari». Il procedimento penale a loro carico è stato aperto dopo l'escussione in aula del teste Ciriaco De Nardo che riferì di aver dapprima firmato un verbale di sommarie informazioni e di essere stato successivamente richiamato per firmarne un altro ex novo. Il tribunale di Avellino in quella sede si chiedeva dove fosse finito il primo verbale.

Al termine dell'escussione di De Nardo e di sua figlia Caterina, furono trasmessi gli atti alla procura, con il sospetto che un atto fosse stato soppresso e che la testimonianza della donna fosse stata estorta. Un terzo militare è stato iscritto nel registro degli indagati in quanto in una relazione del febbraio 2021 a sua firma avrebbe sostenuto che una videoregistrazione prodotta dall'imputato Gianluca Formisano fosse stata falsificata. Intanto nell'udienza di oggi si saprà se è stata accolta dal presidente del tribunale la dichiarazione di astensione del collegio giudicante e di conseguenza se il processo trasmigrerà o meno davanti ad un'altra sezione del tribunale di Avellino. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino