OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Nessun responsabile per i danni a Piazza Libertà, ma un sospetto pesante che viene espresso chiaramente dall'assessore all'Ambiente, Giuseppe Negrone: «Lo fanno apposta per colpirci». Al posto delle pene esemplari invocate dal sindaco Festa, il solito nulla di fatto. L'unica telecamera comunale presente a Piazza Libertà, infatti, non è riuscita almeno per ora a fornire indicazioni di rilievo alla Polizia municipale, e dunque al Comune di Avellino, rispetto agli autori dei danneggiamenti ai servizi pubblici della centrale agorà cittadina.
Da quanto si apprende a Piazza del Popolo, l'episodio che ha mandato Festa su tutte le furie sarebbe avvenuto nella giornata di sabato, tra la mattina e le 20, quando i servizi vengono chiusi al pubblico. Ma per i caschi bianchi è impossibile comprendere chi abbia devastato l'interno, a partire dai solai, visto che al di sotto del celebre cubo di Piazza Libertà di telecamere non ve ne sono. Comune ancora una volta senza alcun identikit, l'assessore all'Ambiente e a Decoro Urbano, Giuseppe Negrone, non crede affatto che si tratti di un episodio casuale: «Non ci sono dubbi, l'hanno fatto apposta. sbotta Non è possibile che sia un caso. Avevamo sistemato i locali dopo l'ultimo atto vandalico appena domenica scorsa. Riapriamo e, nemmeno una settimana, dopo ci risiamo. Vogliono colpire l'amministrazione. E ora mastica amaro - dovrà ripartire la solita trafila di preventivi e spese a carico del Comune per il ripristino».
Le parole dell'assessore aprono dunque un nuovo filone. Potrebbero esserci mandanti «politici» intenzionati a vanificare ogni volta il lavoro dell'esecutivo.
Ettore Iacovacci, capogruppo del Partito democratico, il maggiore partito dell'opposizione, accusa senza mezzi termini proprio la fascia tricolore: «Perché il sindaco non dice anche che mancano i custodi per le strutture comunali? Se fosse presente la guardiania, tutto ciò non sarebbe possibile». attacca - Iacovacci, quindi, mette nel mirino l'amministrazione e ciò che non ha fatto per tutelare i beni pubblici. Da questo nascerebbe un ulteriore aggravio economico: «I soldi si trovano e si spendono per altre cose, e nel frattempo il Comune non si fa pagare nè i canoni e né le tasse da chi utilizza le sue strutture sportive. ricorda riferendosi evidentemente alla vicenda dello stadio «Partenio» - E' una vergogna». - sentenzia - Il tema, però, esiste. La maggior parte dei pezzi pregiati del patrimonio comunale è senza un gestore. E l'impossibilità dell'ente di farli funzionare in house, e finanche di vigilarle, li espone praticamente ogni giorno. Nemmeno dal serbatoio sociale dei percettori del Reddito di cittadinanza Piazza del Popolo è riuscita ad attingere figure capaci di sorvegliare i beni. Eppure, nei mesi scorsi, una delibera di giunta approvata dall'amministrazione aveva previsto il reclutamento di oltre 200 beneficiari per lavori di pubblica utilità. Per un minimo di 8 ad un massimo di 16 ore settimanali. Una linea delle 4 individuate, denominata «Me ne prendo cura», era destinata proprio alla custodia dei beni comunali. Anche stavolta, però, alle parole non sono seguiti i fatti.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino