Avellino, denunce senza riscontro, condannato a otto mesi per stalking giudiziario

L'uomo chiedeva controlli continui delle forze dell'ordine su un locale a scopo intimidatorio

Avellino, denunce senza riscontro, condannato a otto mesi per stalking giudiziario
Condannato a otto mesi per stalking giudiziario. Uno dei primi casi ad Avellino. La pena a carico di una persona residente nel capoluogo che aveva chiesto più volte...

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Condannato a otto mesi per stalking giudiziario. Uno dei primi casi ad Avellino. La pena a carico di una persona residente nel capoluogo che aveva chiesto più volte l'intervento delle forze dell'ordine e degli organi competenti per far effettuare controlli all'interno del locale pubblico "Hirpinian Cluster" di via Luigi Amabile.

«Singole azioni ripetute nel tempo attraverso l'utilizzo degenerato dello strumento giudiziario - come si legge nell'imputazione -, ai fini vessatori con reiterate richieste di controlli», a Carabinieri, Questura, Guardia di Finanza, Polizia municipale, Vigili del fuoco, Asl, Nas, Comune di Avellino, al fine proprio di ottenere verifiche.

Verifiche che poi ci sono state, ma non hanno mai riscontrato irregolarità. Stanco di questa situazione divenuta insostenibile, il titolare di "Hirpinian Cluster", assistito dall'avvocato Ennio Napolillo, ha presentato varie querele contro un inquilino dei palazzi di via Amabile, autore delle richieste di intervento di forze dell'ordine e organi competenti. Ora, dunque, la vicenda è arrivata alla fine. Il giudice Francesca Spella ha pronunciato la sentenza.

L'imputato, difeso dal penalista Gaetano Aufiero, è stato condannato a 8 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, oltre al risarcimento del danno al proprietario del locale, costituitosi parte civile sempre con l'avvocato Ennio Napolillo, più il pagamento delle spese processuali. Per un lungo periodo, dunque, nell'attività del centro di Avellino erano frequenti le visite di personale in divisa, caschi rossi, vigili urbani, esperti del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, funzionari dell'Asl.

Un incubo per il titolare e i dipendenti di "Hirpinian Cluster" costretti, sempre con maggiore frequenza, a mostrare documentazione e locali ai rappresentanti delle forze dell'ordine e degli organi competenti a cui arrivavano le continue segnalazioni. Dopo le numerose querele da parte del proprietario del locale pubblico di via Luigi Amabile, il pubblico ministero aveva chiesto l'archiviazione per due volte, ma altrettante volte l'avvocato Napolillo si era opposto, ottenendo che il Giudice per le indagini preliminari, Marcello Rotondi, ordinasse la formulazione dell'imputazione e quindi la celebrazione del processo a carico dell'imputato. Quest'ultimo ha scelto il rito abbreviato.

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Il Mattino