Avellino, stangata per evitare il crac: tasse super nel bilancio di previsione

Avellino, stangata per evitare il crac: tasse super nel bilancio di previsione
Il Comune di Avellino approva il Bilancio di previsione 2019 e triennale 2019-2021. Il semaforo verde per il documento contabile che contempla il quadro delle attività di...

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Il Comune di Avellino approva il Bilancio di previsione 2019 e triennale 2019-2021. Il semaforo verde per il documento contabile che contempla il quadro delle attività di Piazza del Popolo per il prossimo triennio è arrivato nella tarda serata di ieri, al termine di una giunta fiume presieduta dal commissario Giuseppe Priolo. Pochi investimenti e un'attenzione particolare alla riduzione della spesa. Questi i tratti salienti di un bilancio improntato al massimo rigore. L'atto, non a caso, rappresenterà il presupposto sul quale si fonderà la strategia di risanamento dell'ente, già avviata con il pre-dissesto e l'accesso al fondo di rotazione da 16, 5 milioni di euro, per pagare i debiti.


In proposito, il previsionale messo a punto dal Ragioniere capo, Gianluigi Marotta, conferma l'entità del disavanzo del Comune di Avellino, anticipata nei giorni scorsi da «Il Mattino». Nel 2018, il dato si riduce sensibilmente rispetto all'anno precedente ed arriva a 15,5 milioni. Nel triennio, in base a quanto è previsto nel documento, l'ente non accederà a mutui. Se non in un unico caso obbligato. Per fronteggiare, cioè, i 2,6 milioni di euro dovuti al Credito sportivo per le rate non pagate dalla «Polisportiva Avellino», rispetto al prestito grazie al quale era stata costruita la Piscina comunale di via De Gasperi.
 
Per il resto, prevarrà l'austerity. Nel Documento unico di programmazione, pure approvato ieri insieme al Bilancio, sono contenuti e confermati tutti gli altri allegati del previsionale: dalla manovra tariffaria, che porterà al massimo le ultimissime aliquote locali che non lo erano già, in particolare Imu e Tosap, fino all'esternalizzazione dei servizi domanda individuale. Prima di tutto, l'Asilo nido comunale, che ha già sollevato le polemiche della Cgil. Stesso discorso per le palestre comunali, sulla base di un canone da stabilire successivamente.

Quanto alla mensa, invece, la novità è rappresentata dalla restrizione della soglia di esenzione. Pasti gratuiti solo per i bimbi di famiglie con Isee inferiore a 3mila euro rispetto ai 5mila attualmente previsti. Quindi il piano sosta, con gli adeguamenti tariffari ufficializzati nel nuovo Disciplinare. Non solo tasse e servizi. Ci sono anche le assunzioni. Nel Piano del Fabbisogno del Personale, Piazza del Popolo avvia le procedure per rimpiazzare i 58 pensionamenti previsti nei prossimi 3 anni, con 46 nuovi innesti. Il dato positivo è che ci sono anche 4 dirigenti. Essendo scarsi gli investimenti, e trattandosi di un'amministrazione commissariale, la gestione Priolo non prevede, invece, novità sostanziali nel piano triennale delle opere pubbliche.


L'obiettivo resta chiudere i cantieri in corso, dal tunnel alla telenovela di Piazza Castello. Quanto all'iter amministrativo, il documento contabile approvato ieri sera dal commissario di Palazzo di Città sarà ora all'attenzione del collegio dei revisori per circa 15 giorni. Nel frattempo, subito dopo le festività pasquali, l'amministrazione si concentrerà sull'approvazione dell'altro documento contabile che chiuderà il cerchio sulla travagliata gestione economica dell'ultimo anno: il Bilancio consuntivo. Sulla base del rendiconto della gestione dell'anno 2018, i commissari approveranno definitivamente il piano di rientro in Pre-dissesto ed invieranno la delibera al Ministero dell'Interno. Secondo quanto emerso nelle ultime settimane, Avellino dovrà recuperare il terreno perduto in circa 10 anni. L'approvazione del Previsionale spalanca la strada del rigore all'amministrazione politica che verrà fuori dalle ormai prossime consultazioni elettorali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino