Vaccino Covid, svolta lontana ad Avellino: l'Asl cerca «somministratori»

Vaccino Covid, svolta lontana ad Avellino: l'Asl cerca «somministratori»
Non è andata meglio la seconda giornata di vaccinazioni anticovid per gli ultraottantenni della provincia di Avellino. In 634 (meno del primo giorno, e a fronte delle 800...

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Non è andata meglio la seconda giornata di vaccinazioni anticovid per gli ultraottantenni della provincia di Avellino. In 634 (meno del primo giorno, e a fronte delle 800 programmate) si sono recati presso i 5 punti vaccinali attivati fino a questo momento (dovrebbero diventare 22, coprendo l'intero territorio, entro la prossima settimana).

Almeno non c'è stata ressa né lunghe attese (come nel primo giorno) nelle sedi di Sant'Angelo dei Lombardi, Montella, Lioni, Bisaccia e all'ospedale Frangipane di Ariano Irpino (sede provvisoria in attesa del completamento dei lavori nel Palazzetto dello sport). Quindi, in due giorni hanno effettuato la prima iniezione del siero Pfizer-BionTech (il richiamo tra 3 settimane) quasi 1332 anziani: la metà, dei quali, presso il nosocomio del Tricolle. Anche oggi le operazioni continuano secondo quanto previsto: le vaccinazioni sono effettuate ai soggetti aventi diritto, in base all'ordine di convocazione stabilito tramite sorteggio dall'Asl, dalle 9 alle 13.30 e dalle 14 alle 17.30. Si andrà avanti, no stop, anche nel fine settimana (compatibilmente con la disponibilità di vaccini), quando, probabilmente, dovrebbero essere inaugurati pure le sedi di Avellino (Campo Coni, ma i tempi sono incerti), Cervinara (Palacaudium) e Mercogliano (piscina comunale). Chi s'è prenotato tramite la piattaforma regionale (18mila 371 persone, fino a oggi) sarà contattato tramite il servizio Recall (recentemente potenziato dall'Asl con un'altra decina di postazioni) e sms di conferma, che indica la data, l'ora e il centro vaccinale di riferimento.

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Mentre è ancora viva la polemica tra il direttore generale dell'Asl, Maria Morgante, e il sindaco di Avellino, Gianluca Festa (con un rimpallo di responsabilità sui ritardi registrati nel capoluogo), l'ente di via Degli Imbimbo cerca di reclutare ulteriore personale pescando tra i medici e gli infermieri in pensione. Avviata ieri una manifestazione di interesse (con scadenza fissata a lunedì prossimo). «Nell'ambito dell'emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covi-19 e alla campagna vaccinale derivatane - si legge nel documento - l'Asl di Avellino promuove un avviso di manifestazione d'interesse per medici di medicina generale e infermieri disponibili a prestare attività gratuita finalizzata all'attuazione del piano di somministrazione dei vaccini con facoltà di scegliere le sedi (anche più di una)». Chi fosse interessato dovrà dare la propria disponibilità, indicando il periodo e i giorni della settimana disponibili - compresi sabato, domenica e festivi - su turni giornalieri di 8 ore.

Dura presa di posizione, intanto, sulla gestione della campagna vaccinale, da parte del Nursind. I segretari territoriale e aziendale, Romina Iannuzzi e Michele Rosapane, sostengono: «Le immagini viste mercoledì scorso nei centri vaccinali dell'Alta Irpinia, principalmente ad Ariano Irpino e a Montella, dove i pazienti ultraottantenni hanno atteso per ore al freddo e al gelo per eseguire la vaccinazione anticovid, sono la rappresentazione di una palese incapacità organizzativa dei vertici dell'Azienda sanitaria locale di Avellino». In effetti, sono state parecchie le segnalazioni in questo senso: «Pazienti anziani con problemi fisici e di deambulazione sono stati costretti a lunghe attese senza che agli stessi fosse destinata una sala ambulatoriale al coperto». Ma i problemi sono stati anche altri: «Desta stupore anche la modalità di convocazione degli utenti, i quali avrebbero ricevuto un messaggio da parte dell'Asl in tarda notte, con neanche 24 ore di preavviso. Ma soprattutto, nonostante le convocazioni risultassero con orari scaglionati, ci sono stati assembramenti nei vari centri vaccinali con alcuni utenti che addirittura avrebbero scelto di attendere il loro turno nella propria auto. Si resta inoltre stupiti dalle immagini che i notiziari hanno pubblicato in cui si evidenzia come addirittura non sia stato previsto un accesso separato tra i pazienti in entrata e in uscita nel centro vaccinale di Ariano Irpino». 

Non manca un passaggio su quanto sta succedendo ad Avellino: «Nel capoluogo irpino, la stessa Asl è in netto ritardo nella programmazione delle vaccinazioni. Ad Avellino, infatti, si attende ancora dove e come vaccinare i cittadini ultraottantenni nonostante i fondi regionali e nazionali a disposizione. E non si è ancora provveduto ad assumere il personale infermieristico previsto». Quindi, «chiediamo chiarimenti in merito e pretendiamo un'inversione di rotta». 

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Il Mattino