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Scatta ufficialmente il conto alla rovescia per il bomba day, ma i cittadini sono ancora smarriti e protestano per il gap di comunicazione. Ieri mattina, in tanti hanno affollato i tre gazebo informativi che la Protezione civile, d'intesa con il Comune di Avellino e la Prefettura, ha messo in piedi a Piazza Libertà, via de Due Principati e Rione Mazzini. «Da domani - fa sapere l'assessore alla Sicurezza, Giuseppe Giacobbe - partiranno anche le automobili con l'altoparlante». Il vecchio sistema resta decisamente efficace per illustrare, più e più volte, ai 2.500 avellinesi che andranno evacuati, tutti i dettagli di un'operazione complessa. Come è ormai noto, domenica 25 luglio, alle ore 6,30, partiranno le operazioni di rimozione e bonifica dell'ordigno bellico situato sull'alveo del «Fenestrelle», sotto il Ponte della Ferriera, che richiederanno lo sgombero di tutte le abitazioni poste nel raggio di 258 metri. Ma le informazioni che circolano non sono sempre chiarissime. Per esempio, sul sito del Comune è pubblicato un avviso in cui si legge che tutto dovrà concludersi «presumibilmente per le 17-18». Ma gira pure un'altra locandina, che invece contiene una stima diversa, per la quale si terminerebbe «entro le 15». Non si tratta di un'indicazione relativa, perché la fine dell'emergenza avverrà proprio dopo l'allontanamento dell'ordigno in una cava del Comune di Atripalda. Al di là di questo, gli interrogativi che gli avellinesi hanno posto ai volontari sono stati diversi. Luigi abita a via Barra. Non sa ancora se anche nella sua strada dovrà essere staccata l'energia elettrica. L'indicatore principale, infatti, è il cerchio rosso che delimita le 22 strade che «per intero» o «in parte», verranno evacuate. Ma quelle che subiranno la sospensione della corrente, per molte ore, saranno tante di più. Si tratta, in particolare, di altri 48 civici dislocati in quelle che, nell'avviso comunale, sono indicate come «zone limitrofe». E i cittadini che non hanno spulciato con grande attenzione il sito del Comune l'hanno saputo solo ieri: «Sulla planimetria sbotta il residente di via Barra - c'è un cerchio. Si legge che la corrente verrà staccata al suo interno e nei paraggi. Significa che le cabine saranno staccate interamente o solo in alcune diramazioni? E quando avevano intenzione di dircelo?». Secondo il cittadino, «la comunicazione comunale è stata minima, solo dai giornali abbiamo potuto sapere qualcosa». Un anziano, che abita a via Palombi, si lamenta presso lo stend di Rione Mazzini della sua condizione paradossale: «Il mio appartamento dista in linea d'aria 70 metri dalla bomba, ma la mia strada non figura nel raggio dell'evacuazione. Eravamo nel primo piano di evacuazione, siamo stati cancellati nel secondo». Anche stavolta, l'ha saputo solo su sua iniziativa: «Sono un anziano, non navigo in internet. Il Comune che aspetta a parlare?». Le operazioni si preannunciano complicate.
Il Mattino