Camera di Commercio, a settembre la nomina della «squadra» di Bruno

Camera di Commercio, a settembre la nomina della «squadra» di Bruno
Chiusa la partita per la presidenza, si dovrà aprire quella per la giunta e la vicepresidenza della Camera di Commercio Irpinia-Sannio. Ma non è all'ordine del...

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Chiusa la partita per la presidenza, si dovrà aprire quella per la giunta e la vicepresidenza della Camera di Commercio Irpinia-Sannio. Ma non è all'ordine del giorno. Se ne riparlerà a settembre, dopo la pausa di agosto. Pausa estiva che comunque non fermerà il lavoro del nuovo ente delle aree interne. Il presidente Pino Bruno è stato impegnato nei giorni scorsi in una serie di adempimenti e attività per l'avvio del percorso alla guida della Camera. Le elezioni hanno lasciato qualche strascico polemico. Bruno ha prevalso su Piero Mastroberardino per 18 voti a 15. Ora, però, c'è chi chiede di guardare oltre e di archiviare le vicende che hanno caratterizzato la scelta del vertice. In tal senso, le dichiarazioni della Cia (Confederazione italiana agricoltori). In seguito alla riunione indetta presso la Coldiretti di Benevento, la Cia di Avellino, Benevento e della Campania sono state molto chiare ad esprimere la loro posizione si legge in una nota - La Cia dopo aver sostenuto e creduto in un'idea di governo della Camera di Commercio proposto dalle quattro organizzazioni storiche, oggi ritiene che bisogna prendere atto dell'elezione di Pino Bruno come presidente, di conseguenza bisogna confrontarsi nell'Ente Camerale con senso di responsabilità, certo rimanendo attenti ad eventuali utilizzi impropri della Camera di Commercio. Questa è stata sempre la posizione della Confederazione.

Infatti, è stata l'unica sigla a chiedere al presidente Vincenzo De Luca di uscire dal commissariamento, restituendo la Camera alle imprese. I rappresentanti provinciali e regionali della Cia sgomberano il campo da ogni equivoco, anche rispetto a voci inerenti iniziative per ostacolare l'attività della Camera Irpinia-Sannio. La Confederazione dichiara di non riconoscere nessuna azione diretta a dividere il Consiglio dellEnte in modo strumentale e non approva eventuali azioni di ostruzionismo che possono di nuovo bloccare la Camera di Commercio. Anzi, sarà ferma e decisa nel valutare le proposte per la loro importanza e valenza per il territorio e per le imprese, e su questo si esprimerà. Questa scelta è un atto dovuto alle aziende ed ai territori che credono nella nostra confederazione. Le diplomazie sono all'opera per cercare di stemperare i toni. La parola d'ordine di Bruno è massimo coinvolgimento. Il nuovo presidente, come ha già avuto modo di sottolineare nei giorni scorsi, vuole un'azione che si basi sull'ascolto, l'analisi dei bisogni, il coinvolgimento, dunque nella condivisione del programma da portare avanti per organizzare le attività a sostegno delle imprese e dei due territori che devono ragionare come un'unica area. Entro ferragosto dovrebbe tenersi una riunione informale di tutti i consiglieri. Un incontro che starebbe organizzando proprio il presidente Bruno e che dovrebbe svolgersi nella sede beneventana della Camera di Commercio. Si tratterebbe del primo confronto dell'intera platea consiliare con il nuovo numero uno dell'ente, in seguito al voto dello scorso 19 luglio che ha decretato la vittoria di Bruno. L'ente della aree interne conserva la doppia sede. Ad Avellino sarà quella principale con la presidenza e gli uffici di rappresentanza. In entrambe le province non si toccheranno gli sportelli al pubblico. A un sannita dovrebbe andare la vicepresidenza. Sui nomi, però, è ancora troppo presto. Finora non sono circolate ipotesi. Ogni ragionamento era finalizzato alla designazione del presidente. Dal prossimo settembre, dunque, si dovrà definire l'assetto completo della giunta e chi rivestirà la carica di vicepresidente. In quel periodo potrebbero essere sfumate anche le polemiche post-voto.

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Il Mattino