Caos ferragosto ad Avellino, salta il concerto di Clementino

Caos ferragosto ad Avellino, salta il concerto di Clementino
Salta definitivamente il concerto di Clementino, slitta la riunione della giunta e viene rinviata pure la conferenza stampa delle associazioni. L'amministrazione comunale...

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Salta definitivamente il concerto di Clementino, slitta la riunione della giunta e viene rinviata pure la conferenza stampa delle associazioni. L'amministrazione comunale appare ormai pronta a gettare la spugna, quantomeno nell'organizzazione di un concerto di richiamo, in questa turbolenta coda dell'estate avellinese.


Archiviato tra furiose polemiche il Ferragosto, con gli 8 consiglieri che avevano bloccato la variante che appostava i 150.000 euro ormai pronti a formalizzare una denuncia penale (con segnalazione anche al Prefetto) contro il sindaco Vincenzo Ciampi e il Movimento 5 Stelle, per i manifesti 6x3 della discordia, la pattuglia pentastellata è costretta a fare i conti con una serie di realtà contingenti, che sembrano condannare, o almeno ridimensionare, il cosiddetto «Ferragosto partecipato» lanciato in pompa magna, via web, dal primo cittadino.
 
La prima è che il rapper partenopeo, Clementino, non è più disponibile per il 26 agosto. La notizia, che era nell'aria, non è stata ancora ufficializzata, ma viene confermata dall'esecutivo. La seconda è che il budget racimolato finora sul blog delle Stelle, con i contributi dei cittadini, è prossimo allo zero. Sul piatto ci sarebbe solo una sponsorizzazione privata, che arriverebbe da un deputato, pari a 15.000 euro.

Di qui, l'ennesimo cambio di programma. L'indiscrezione circolata ieri prevede un'unica serata per Corso Vittorio Emanuele, con l'esibizione di gruppi locali e stand gastronomici e tematici. Quanto al concerto previsto il 25 a Borgo Ferrovia, anche qui permane grande incertezza. Soprattutto sul nome dell'artista. Non sembra casuale, dunque, la concatenazione di rinvii materializzatasi ieri rispetto al cronoprogramma precedentemente annunciato. Prima, è saltata la giunta che avrebbe dovuto concedere il suolo pubblico in via gratuita alle associazioni «Aca» e «Invasioni»; poi la conferenza stampa, inizialmente prevista per il pomeriggio, in cui queste ultime avrebbero dovuto chiarire, carte alla mano, tutte le polemiche sollevate negli ultimi giorni sull'organizzazione e i rapporti con l'amministrazione Ciampi. Un' ulteriore conferma, questa, che si naviga a vista. Entrambi gli appuntamenti, secondo quanto si è appreso in maniera non ancora ufficiale da Piazza del Popolo, sono slittati alla giornata odierna.

Nella mattinata, la giunta dovrebbe aprirsi ancora un volta al contributo delle associazioni; nel pomeriggio, ore 17 al Circolo della Stampa, «Aca e Invasioni» interverranno pubblicamente in un appuntamento che si preannuncia incandescente. Dopo un lungo ed estenuante tira e molla, nell'esecutivo Ciampi non manca però una certa rassegnazione. Il sindaco e i vertici del Movimento non vorrebbero mollare. Ma tra gli assessori c'è chi sostiene la necessità di rinunciare all'idea di un' esibizione musicale di richiamo. Magari destinando eventuali fondi ed energie all'organizzazione degli eventi autunnali.


Nel frattempo, resta aperta la querelle legata alle cosiddette «Casette», che stazionano ancora lungo Corso Vittorio. Nei giorni scorsi, il presidente dell'Aca, Filippo Fasulo, aveva chiarito che erano state noleggiate dalla stessa associazione, a proprie spese, e con diritto di prelazione per gli associati. Ma è ancora un volta tutto in bilico. E c'è quindi chi si chiede, aspettando che l' amministrazione chiarisca il programma definitivo con una delibera che indichi anche il giorno in cui l'iniziativa dovrà svolgersi, se le strutture in legno debbano restare lì. Se non altro la telenovela giungerà oggi all'epilogo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino