Card clonate, avvocato irpino rischia l'arresto a Londra

Card clonate, avvocato irpino rischia l'arresto a Londra
CERVINARA - La settimana prossima si deciderà la sorte dell'avvocato e imprenditore cervinarese Francesco Bianco di 45 anni. L'uomo è stato tratto in...

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CERVINARA - La settimana prossima si deciderà la sorte dell'avvocato e imprenditore cervinarese Francesco Bianco di 45 anni. L'uomo è stato tratto in arresto, a Londra, lo scorso 18 novembre, in quanto raggiunto da un mandato di cattura europeo, con l'accusa di riciclaggio e frode informatica, ma la notizia si è diffusa solo in queste ore.


Il mandato di cattura è stato spiccato dal tribunale di Koper, in Slovenia, in quanto, questi reati sarebbe stati commessi proprio nella piccola repubblica balcanica. Secondo l'accusa, l'avvocato cervinarese farebbe parte di un'organizzazione, specializzata nella clonazione di carte di credito per il riciclaggio di denaro, con un giro di affari di svariati milioni di euro. Il 45enne, però, non si trova in carcere. L'uomo era stato tratto in arresto in aeroporto, appena atterrato a Londra, dove si era recato per affari.
 
Ma, subito dopo il provvedimento, davanti al Westminster Magistrates Court di Londra, si era svolta l'udienza preliminare di convalida del fermo.

In quella occasione, il professionista era stato rappresentato dall'avvocato Francesco Mosca del foro di Nola, dello studio Monetti & Associati. Il legale ha sostenuto che l'arresto era illegittimo, in quanto il Regno Unito, a causa della Brexit, è uscito dal trattato di Schengen. Non solo: il mandato di cattura europeo, praticamente, in Gran Bretagna ora non ha alcuna validità. La Corte, in attesa di prendere la decisione definitiva, per consentire al 45enne di lasciare il carcere, ha preteso una cauzione di 25mila sterline che hanno versato i familiari.

L'avvocato-imprenditore, duinque, è libero a tutti gli effetti, ma non può lasciare il Regno Unito. La notizia ha destato scalpore a Cervinara, dove la famiglia è molto nota. A quanto pare, nell'udienza della prossima settimana a Londra, dove il 45enne deve essere difeso, obbligatoriamente, da un avvocato britannico, non si entrerà nel merito delle accuse. Ma si discuterà della validità o meno del mandato di cattura europeo, per effetto del quale, il 45enne è stato fermato.

Se dovesse prevalere la tesi dell'accusa, il cervinarese dovrebbe essere estradato in Slovenia, dove verrebbe processato per le accuse di riciclaggio e frode informatica.

Altrimenti tornerebbe ad essere libero a tutti gli effetti, ma non potrebbe rientrare a Cervinara, in Italia, o recarsi in tutti gli altri paesi che hanno aderito al trattato di Schengen. In questo caso, infatti, il mandato di cattura europeo sarebbe valido a tutti gli effetti ed il 45enne verrebbe estradato in Slovenia per il processo.


Per ottenere il suo fermo nel Regno Unito o in altri paesi che non si ritrovano in Schengen dovrebbe essere spiccato un mandato di cattura internazionale. Insomma, nel caso in cui, dovesse passare la tesi già espressa durante l'udienza preliminare dall'avvocato Mosca, sarebbe molto difficoltosa l'estradizione del cervinarese in Slovenia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino