Un nuovo bando per l'assegnazione degli alloggi comunali, 63 pre-assegnazioni già decise e 100 sgomberi tra abusivi e proprietari di una seconda casa nel mirino della...
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Un altro tassello per lasciarsi alle spalle la pagina nera dei prefabbricati pesanti post terremoto. Non solo. Per l'occasione, è stato annunciato soprattutto il nuovo bando che disciplinerà per i prossimi anni l'assegnazione delle case comunali agli aventi diritto, e che aggiornerà la graduatoria ferma al palo dal 2014. Il provvedimento, indicato come pronto e per il quale manca solo la firma del commissario Giuseppe Priolo, sarà accompagnato da una nuova stretta contro 100 abusivi. Si tratta, in particolare, di due categorie di soggetti: chi aveva occupato senza alcun titolo un alloggio e va cacciato, e chi, per dirla con le parole del comandante Arvonio, «usa l'appartamento comunale come una casa vacanza, essendo già proprietario di un'altra abitazione». In ordine cronologico, il provvedimento più vicino alla sua concretizzazione riguarda le 63 pre-assegnazioni. Priolo le aveva annunciate nei mesi scorsi. Arvonio spiega: «Abbiamo lavorato velocemente per far sì che le famiglie potessero andare negli alloggi che gli toccano. Questo traguardo è il frutto di un lavoro svolto con i sindacati, improntato a una logica di nuova condivisione». Quindi il bando con la nuova graduatoria: «E' pronto ed ormai in uscita. Prevedrà l'assegnazione di punteggi agli aventi diritto con criteri basati principalmente sul reddito e sul numero dei componenti del nucleo familiare». L'aggiornamento, insomma, aiuterà chi davvero ha bisogno e soprattutto consentirà, con il bando, la partecipare dei nuovi soggetti bisognosi. Ma il dirigente ci tiene a sottolineare un punto: «Stiamo lavorando con la massima trasparenza. Abbiamo condiviso soprattutto questo aspetto: le case vanno a chi ne ha diritto. Basta furberie, interessi e intrighi di palazzo». Tuttavia, il Comune procede con estrema lentezza proprio sullo sfratto dei circa 200 abusivi già censiti da tempo. Nonostante, nei mesi scorsi, siano già partiti 100 avvisi di sgombero e una mole di ricorsi sia già stata presentata contro il Comune. Colpa della burocrazia, secondo il comandante, che rilancia: «Per gli sgomberi, è richiesto un lavoro molto complesso, ma siamo a buon punto. Terminata la procedura garantisce - stileremo una fotografia dell'esistente e concluderemo l'attività liberando gli alloggi». Ancora un annuncio, insomma, ma l'iter va avanti. Per Fiorentino Lieto, referente provinciale del Sunia e di Federconsumatori, è questa la strada maestra: «Ci sono inquilini da sgomberare perchè, pur avendo in assegnazione un alloggio, non lo abitano in quanto proprietari. E allora bisogna procedere. Noi ricorda - siamo da anni in prima linea per denunciare il malcostume che regna nel settore». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino