Venti anni di reclusione per l'assassino di Giuseppina Bellizzi. Il gip, Paolo Cassano, ha condannato l'imputato, Luigi Bellizzi - accusato dell' omicidio della...
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Prima di darsi alla fuga chiuse in casa Luigi, consentendo ai carabinieri di trarlo in arresto. Dalla perizia psichiatrica, alla quale il 71enne è stato sottoposto, è emerso che fosse capace di intendere e volere al momento dell'uccisione della sorella, Giuseppina Bellizzi. Circostanza emersa nel corso dell'incidente probatorio svoltosi dinanzi al gip del tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone. Durante le indagini i carabinieri di Avellino, ascoltarono una serie di testimoni, tra i cui i vicini di casa che raccontarono che i due congiunti litigavano spesso e che avevano sentito più volte la donna gridare nei confronti del fratello, che le chiedeva continuamente dei soldi. Nell'immediatezza dei fatti alcuni familiari descrissero il 71enne, un tipo burbero e violento. L'uomo viveva da anni a Bologna e, dopo la separazione dalla moglie, veniva ospitato spesso in casa dalla sorella nel capoluogo irpino. Tra i due è emerso che vi fosse una convivenza difficile e non è escluso che proprio un rifiuto della signora, alle pressanti richieste di denaro dell'indagato, possa avere innescato la furia omicida.
a.m.
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Il Mattino