Castelfranci: fango e detriti in strada, non si esce più dal paese

Isolato il centro cittadino

Castelfranci isolata per una frana
Il centro di Castelfranci è praticamente isolato dal resto dell'Alta Irpinia. Per raggiungerlo o per dirigersi in direzione Avelino, gli automobilisti sono costretti a...

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Il centro di Castelfranci è praticamente isolato dal resto dell'Alta Irpinia. Per raggiungerlo o per dirigersi in direzione Avelino, gli automobilisti sono costretti a percorrere la zona delle contrade Braudiano e Vallicelli: circa sei chilometri di curve in saliscendi ripido. Per i mezzi pesanti è un percorso quasi impossibile. Dopo le piogge di sabato scorso, parte del manto stradale ha ceduto poco prima dello svincolo per il paese. Una frana ha portato sulla strada fango, detriti e soprattutto ha portato via l'asfalto stesso con un avvallamento abbastanza evidente sulla carreggiata. Circolazione interdetta tra Torella dei Lombardi, svincolo Vallicelli, e l'ingresso principale di Castelfranci. «Abbiamo già tolto tre metri cubi di asfalto e scavato un canale per far defluire l'acqua in caso di altre precipitazioni», racconta un tecnico. Questa mattina è previsto un sopralluogo della Provincia nella zona. Si attende di conoscere la tempistica per la riapertura del tratto. I cittadini di Castelfranci sperano in tempi rapidi, ma non sono i soli. Ora i pendolari di Torella e zone limitrofe devono infatti necessariamente seguire il percorso alternativo per raggiungere Avellino oppure immettersi sull'Ofantina Bis da Lioni o da Nusco. Per poi, ma questo è un discorso generale nell'ormai lungo viaggio dell'Alta Irpinia alla città, trovarsi davanti ai lavori nei pressi del ponte di Parolise dove proprio oggi si comincia con i nuovi cantieri: senso unico alternato e altre deviazioni per circa sei mesi. La recente frana di Castelfranci è solo l'ultima.

«Dobbiamo metterci al lavoro per evitare problemi in futuro. Come spesso accade non c'è una causa unica o una sola competenza tra gli enti, fermo restando che, come spesso avviene, gli agenti atmosferici producono danni dove il territorio è più fragile per caratteristiche o per scarsa manutenzione. E insieme agli enti, anche i privati devono collaborare per quel che riguarda le loro proprietà, specialmente sugli alberi», dice il primo cittadino di Castelfranci, Generoso Cresta. L'area interessata, a ridosso della ex Ss400, è una zona boschiva. Non sono ancora visibili gli splendidi vigneti. La vegetazione è impervia, non c'è traccia di manutenzione del verde. «Adesso confidiamo in un ripristino della viabilità, ma il problema frane è ormai endemico a Castelfranci», sottolinea il consigliere di opposizione, Felicino Santoro. «Dalla vecchia Ofantina fino alla parte a valle non si contano frane e smottamenti. Ci sarebbe bisogno di diversi interventi. Penso sia arrivata l'ora per mettere a punto un piano e un cronoprogramma tra Comune, Provincia e tutti gli enti competenti. Ma prima occorre naturalmente una ricognizione puntuale delle numerose situazione critiche», chiude Santoro. E come se non bastasse, ieri mattina è stata registrata anche la rottura di una condotta idrica di Alto Calore. «A causa della rottura della linea adduttrice principale in località Castelfranci l'erogazione idrica è sospesa. Non si conoscono i tempi di ripristino». Questa la comunicazione arrivata in alcuni Comuni dell'Alta Irpinia come Lioni. Dalla strade alle condotte. Problemi sul fronte idrico anche a Nusco, dove dopo numerose segnalazioni di una perdita in via Landone, la società di corso Europa ha comunicato l'avvio dell'intervento di riparazione. 

 

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Il Mattino