Cimitero, festivi part-time niente esequie dopo le 14: «Vietato morire il sabato»

L'invettiva di don Vito Todisco, parroco di Rione Mazzini

Il cimitero di Avellino
«In questa città guai a chi muore di sabato». Don Vito Todisco, parroco di Rione Mazzini, comincia con una mezza un'invettiva l'omelia della messa...

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«In questa città guai a chi muore di sabato». Don Vito Todisco, parroco di Rione Mazzini, comincia con una mezza un'invettiva l'omelia della messa solenne della domenica. L'assemblea, ieri nella chiesa di Maria Santissima di Montevergine, si irrigidisce all'improvviso.

Poi, il parroco continua. E spiega ai fedeli: «Chi muore il sabato dovrebbe essere tumulato di domenica, ma il cimitero di Avellino dopo l'ora di pranzo, nel giorno del Signore, non è accessibile per i carri funebri, ai quali è consentito di nuovo l'accesso il mattino seguente».
Decisamente troppo tardi per le esequie. E quindi? «E quindi - spiega ancora il sacerdote - bisogna affrettarsi per riuscire a fare il rito di domenica mattina». Ma non sempre è possibile. A maggior ragione quando i riti sono più di uno.

Succede, allora, che la messa della domenica duri sempre di meno. Ieri, per esempio, in parrocchia s'è fatto tutto di corsa. Una messa sbrigativa di una ventina di minuti appena, dalle 11 alle 11.20. In tempi da record, proprio per dare spazio a un funerale e consentire alla bara di varcare la soglia di via Oberty prima delle 13.
Il prete non ci sta. Queste disposizioni, decise di concerto tra l'amministrazione comunale e la società privata che gestisce il complesso non gli vanno proprio giù. Dall'altare, lancia il monito. Dice: «Sono di Sturno, ma nel mio piccolo paese la domenica il cimitero è aperto come in tanti altri comuni. Qui, ad Avellino, bisogna pazientare. E nei giorni in cui ci sono battesimi, prime comunioni e cresime, in poche ore bisogna far rientrare anche il rito funebre per evitare di arrivare tardi e ritrovarsi con i cancelli del cimitero chiusi. Ma tant'è. Non possiamo fare altrimenti». Rapidamente la messa è poi andata avanti, anche con il magnifico coro accompagnato dall'organo. Alle 11.20, tutti fuori e avanti con un'altra messa, questa volta, come detto, per un rito funebre. Per non far tardi per la tumulazione.

La disposizione tantp discussa è dettata da motivi organizzativi ed è stata concordata tra l'amministrazione comunale di Avellino e la società privata che gestisce il complesso di via Oberty. Le diverse agenzie funebri, che di volta in volta accompagnano i feretri, si organizzano di conseguenza cercando di concludere tutte le operazioni entro le 14 della domenica.

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Il Mattino