Si sono salvati dalla carica del cinghiale aggrappandosi alle inferriate di un cancello e salendo su dei muri di cinta delle abitazioni . La vicenda, che poteva avere ben altro...
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Non mostrano paura rispetto a chi cerca in qualche modo di allontanarli dagli orti e dai giardini. Anzi, qualche altro cittadino si è dovuto rifugiare in casa per evitare la carica. Come se non bastasse, essendo il loro numero cresciuto in modo abnorme negli ultimi due anni, fanno razzia di ogni cosa che trovano lungo la loro strada. In campagna non si salva nulla al loro passaggio. Gli agricoltori sono preoccupati per i raccolti, ad iniziare da quello delle nocciole. Per difendersi dalla loro presenza, alcuni produttori di Banzano sono finanche ricorsi all'acquisto del cannone ad aria compressa che spara a salve ogni quindici minuti.
Un valido deterrente. Resta però il fatto che, di notte quegli spari continui disturbano chi abita in periferia. I cinghiali in questo periodo stanno facendo incetta anche di mele, prugne ed ogni altra frutta che intercettano nei poderi. Come sottolineato a più riprese da molti dei residenti, siamo ormai davanti ad una vera e propria piaga.
I cinghiali, tra l'altro, come nel caso di Aterrana e Torchiati, sono nel perimetro del parco dei Monti Picentini. Un particolare di non poca importanza che impone severi limiti alla loro caccia. Secondo i residenti delle frazioni più colpite, gli enti preposti devono provvedere ad aprire una finestra sulla stagione di caccia.
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Il Mattino