Comune sciolto per infiltrazioni, minacce al capogruppo di minoranza

Comune sciolto per infiltrazioni, minacce al capogruppo di minoranza
Tensione alle stelle a Pratola Serra dopo lo scioglimento del Consiglio dei Ministri per ingerenza della criminalità organizzata nella vita amministrativa. Una lettera di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Tensione alle stelle a Pratola Serra dopo lo scioglimento del Consiglio dei Ministri per ingerenza della criminalità organizzata nella vita amministrativa. Una lettera di minacce è stata fatta recapitare al capogruppo di opposizione Gerardo Galdo, che in più occasioni aveva denunciato le attività portate avanti dall'amministrazione guidata da Emanuele Aufiero e nel precedente mandato dal fratello Antonio Aufiero. Il gruppo di minoranza SiAamo Pratola Serra denuncia: “A distanza di sole poche ore dallo scioglimento del consiglio comunale di Pratola Serra, sono presto arrivate le intimidazioni. È stata recapitata una lettera di minacce, neanche troppo velate, presso l’abitazione del nostro capogruppo Gerardo Galdo. Frasi indicibili che non risparmiano nessuno del nostro gruppo politico. Le minacce recapitate, infatti, sono dirette anche a chi, in questi anni, ci ha sostenuto e si è schierato a viso aperto e con coraggio con noi. Ancora una volta, siamo stati accusati di essere il male del paese, di essere portatori di odio, traditori ed infami. Non facciamo neanche ipotesi sull’autore o sugli autori di tale ignobile gesto, ma vogliamo chiarire che se di intimidazione si è trattata, è stato sbagliato sicuramente indirizzo. L’avvertimento, infatti, è di tacere e pensare agli affari nostri, ma l’omertà non ci appartiene proprio".

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino