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Oltre tremila aspiranti per 35 posti di lavoro. In pochi giorni dallo scorso 7 novembre - il Comune di Avellino è stato letteralmente preso d'assalto. Le procedure concorsuali bandite dall'amministrazione e dagli uffici di Palazzo di Città, come era immaginabile, hanno destato grandissima attenzione. Ieri, il Comune ha pubblicato l'elenco degli ammessi e dei non ammessi, ed emergono dati molto indicativi. Le domande presentate complessivamente sono state 3.243. Di queste, 181 sono state rigettate per motivi principalmente formali. Così gli ammessi sono in tutto 3062.
La procedura che ha visto più partecipanti è quella che riguarda l'assunzione di 4 amministrativi, di categoria C1. Da sola ha attirato la metà dei candidati, ben 1508. Altre 908 candidature sono arrivate per l'altra selezione da 4 amministrativi, ma D1, e dunque con il requisito della laurea. Solo, si fa per dire, 366 domande per il bando di concorso sul reperimento di 13 operai specializzati, che l'amministrazione ha emanato allo scopo di ricostruire di fatto il vecchio settore manutenzione. Per il posto di funzionario tecnico esperto in beni culturali locali, 79 domande; 217 per i 5 funzionari tecnici in categoria D1.
Il Comune adesso dovrà nominare le commissioni giudicatrici.
«Tra il 9 e 10 dicembre - ricorda la vicesindaco Nargi - si terranno le prove scritte. Entro la fine dell'anno, la seconda prova con colloqui e valutazione dei titoli. Vi accederà - aggiunge - solo chi conseguirà un minimo di 21 punti allo scritto». E' la soglia prevista dalla legge. Qui un inciso che riguarda la trasparenza: «Ci tengo a sottolineare - aggiunge Laura Nargi - che le correzioni delle prove si svolgeranno al momento, con il sistema della lettura ottica. Dunque garantiamo un surplus di chiarezza anche da questo punto di vista». Dal punto di vista della stabilità finanziaria e dei rapporti col Ministero dell'Interno, il Comune non intravede ostacoli amministrativi per la chiusura dei concorsi. Non resta che sperare che i candidati superino le prove e che l'ente possa infornare figure di grande qualità. Poi sono previste ancora una ventina di procedure per il 2023. Compresi i bandi sul Pnrr, per assunzioni di durata triennale, che potrebbero essere sviluppati tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo. Perchè non sono in scadenza: «Non è nostra intenzione fermarci. - assicura la vice sindaco - L'ente ha bisogno di molte figure e potremmo immaginare di sfruttare ulteriori economie per programmare altri concorsi. Nel frattempo, i nostri uffici sono impegnati al massimo sul corretto espletamento di queste procedure. Entro la fine dell'anno vogliamo condurle tutte in porto», si impegna.
Il Mattino