Contrada Chiaira, i residenti: «Rischio crolli sulla strada»

L'appello al Comune per ottenere un sopralluogo

Contrada Chiaira, i residenti: «Rischio crolli sulla strada»
«Siamo completamente abbandonati a noi stessi, con una bretella viaria di collegamento mal ridotta, sulla quale quando piove si riversano fango e detriti e c'è il...

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«Siamo completamente abbandonati a noi stessi, con una bretella viaria di collegamento mal ridotta, sulla quale quando piove si riversano fango e detriti e c'è il rischio di restare impantanati. Per non parlare del muro di contenimento in tufo, evidentemente a rischio frana, e dei rami degli alberi pericolanti. Chi deve intervenire lo faccia subito prima che accada qualcosa di irreparabile».

L'appello preoccupato della signora Cinzia arriva da Contrada Chiaira. Lei, con la sua famiglia, abita dove è situato un piccolo torronificio artigianale e su questa legittima lamentela che viene dall'intero nucleo urbano ha deciso di metterci la faccia. Del resto, nelle due direzioni opposte, a salire o a scendere dalla sua abitazione sulla stradina che costeggia il fiumicello e porta fino al maneggio dei cavalli, è tutta la stessa storia. Eppure non siamo in un'area cosiddetta rurale né lontani dal centro.

Contrada Chiaira è una zona abitata di Avellino che si sviluppa lateralmente rispetto alla variante 7 bis, dalla quale ci sono più accessi, praticamente da poco prima della rotatoria di fronte al Comando dei vigili del fuoco a quella davanti alla Conad. Una serie di piccoli condomini e villette a ridosso dell'asse che collega la parte Ovest della città con quella Est. «È diventata una terra di nessuno - continua la signora - alberi spezzati, un muro che non so fino a quando resisterà e grossi rami pericolanti che minacciano pedoni e veicoli in transito. Solo pochi giorni fa i vigili del fuoco sono intervenuti per tagliarne uno che si era inclinato sui fili della corrente elettrica, tra due lampioni.

Questa strada non può restare così, serve una manutenzione ordinaria tutto l'anno e in questo momento un intervento per rimuovere i fattori di rischio. Mi sono rivolta ai vigili urbani ma la competenza non è la loro, probabilmente ci sono opere in capo al Comune e altre a carico dei privati. In ogni caso all'amministrazione comunale chiedo di fare un sopralluogo e verificare chi debba fare cosa. Ad ogni temporale, e in questo periodo sta accadendo spesso, la strada si allaga e devono venire le ruspe per ripulirla dal fango. Mezzi chiamati dal titolare del centro sportivo a sue spese per liberare l'accesso fino alla sua struttura».
Per la signora Cinzia così non si può andare avanti, anche perché i disagi sono tanti: «Anche sotto il ponte della variante è diventato difficile transitare, visto che le canne di bambù occupano parte della carreggiata. Lì la competenza dovrebbe essere dell'Anas. Quel pezzo di strada per noi residenti è fondamentale perché ci permette di arrivare in città senza passare per la variante. Ma ormai tutta la bretella, con il fiumiciattolo abbandonato e i rovi per strada, sta diventando una mulattiera. Due anni fa ci fu una petizione per chiederne la pulizia e la manutenzione ma non è possibile continuare così: anche noi paghiamo tasse e spazzatura. Vogliamo sapere chi deve occuparsi di questo problema. Non vogliamo aspettare che accadano tragedie e non vogliamo giungere a dover puntare l'indice su chi aveva delle responsabilità. Serve una verifica sullo stato dei luoghi e la situazione idrogeologica. Intanto si eliminino i fattori di rischio».


Intanto, basta passare su questa strada per osservare come siano state messe solo delle toppe, come i pezzi di guardrail e i pannelli di lamiera legati alle piante lungo la strada per contenere la caduta della terra sull'asfalto, mentre sul muro di tufo, che sembra fradicio ed è comunque insufficiente, è cresciuta la vegetazione e le piante ai due lati della carreggiata si toccano a formare un arco di rami pericolanti.
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Il Mattino