Cosa accadde al ristorante di Ariano Irpino che ospitò la festa di Carnevale il 23 febbraio? Un lungo lavoro svolto dai carabinieri ha consentito di risalire all'uomo...
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Ieri è stato rimosso il direttore del presidio ospedaliero, Gennaro Bellizzi, che era anche primario di Cardiologia e responsabile del 118. Il manager dell'Asl Maria Morgante è stata severissima: il nuovo direttore deve farsi «promotore di un clima positivo, organizzi l'attività del pronto soccorso e faccia fronte alle esigenze derivanti dalla diffusione del Covid-19». Una sconfessione dell'operato del dirigente che aveva nominato tre mesi fa.
La città è deserta, polizia e carabinieri presidiano gli ingressi della cittadina, Ariano al secondo giorno di stop totale (zona rossa come a Codogno, o più recentemente, a Medicina in provincia di Bologna). «La gente sta rispondendo con compostezza», dice il commissario prefettizio Silvana D'Agostino, che deve condurre alle elezioni amministrative la comunità, non è chiaro quando, dopo le dimissioni a gennaio del sindaco Enrico Franza.
Ma c'è voglia di recuperare. «Se ci impegniamo riempiremo nuovamente i campi e palazzetti, teniamo duro ora per ritrovarci più carichi di prima. Siamo distanti, ma siamo uniti. Rimaniamo a casa», dice Valentina Fabbri, la pivot della locale squadra di basket sponsorizzata da un farmacista.
Preoccupazione per la tenuta delle attività produttive e commerciali. «Fronteggiamo una situazione sconosciuta, - dice Nicola Grasso commerciante del centro - di cui non vediamo nemmeno l'orizzonte. Saranno settimane faticose. Occorre un fido commerciale per sopperire alla temporanea indisponibilità di cassa. Una operazione di factoring e cessione di credito, con gli istituiti bancari del territorio».
«Nel silenzio fragoroso che domina la piazza di Ariano - dice il vescovo monsignor Sergio Melillo - e abbraccia con tristezza il profilo della città, una folla di volti mi ritornano alla mente, nello sguardo del cuore. L'apparente distanza che viviamo ci fa sentire un Popolo e una Comunità». Anche per il vescovo una grande preoccupazione: monsignor Di Stasio, l'anziano e popolare parroco della cattedrale è ricoverato in ospedale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino