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«Fino al 7 dicembre chiudo infanzia e prime elementari, non accetto queste decisioni alla Ponzio Pilato che creano solo caos e disparità. Se c'è un rischio per la salute pubblica che, la Regione Campania, con la sua scelta, forse sulla scorta di dati che noi non conosciamo, ci lascia intendere, allora meglio restare con la didattica a distanza per tutti».
Dopo il dietrofront di De Luca, che ieri pomeriggio è tornato sulle sue scelte ricalcando con una nuova ordinanza lo schema precedente che prevede lezioni in presenza solo per la fascia d'età 0-6 anni, anche il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, torna definitivamente sui suoi passi. L'annuncio ieri in serata: «Non accetterò mai - continua - che la prima classe delle primarie possa rientrare a scuola e le altre no. Non ha alcun senso. Così come non si comprende la ratio di aprire gli asili, dove ai bimbi, vista l'età, è complicato far tenere la mascherina. Mentre II, III, IV e V elementare, in aula con mascherina e distanziamento sociale, non possono frequentare in presenza». Infine due precisazioni: «Non sono i sindaci a poter riaprire dato che il Governo, anche nelle zone rosse, ha mantenuto la didattica frontale fino alla prima media e Palazzo Santa Lucia no. Noi possiamo solo correggere il tiro secondo la situazione locale. Per quanto mi riguarda, ora ci sarebbero le condizioni per tornare in presenza. Ma di fronte a quanto stabilito dalla Regione aspettiamo. Ai chi afferma apriamo dopo Natale, però, dico non prendiamoci in giro. Finite le festività natalizie, che porteranno inevitabilmente ad aumentare i contatti, avremo certamente un rialzo dei contagi».
Insomma, il ritorno alla didattica in presenza resta ancora nel caos in città come in Irpinia e nel resto della Campania.
Detto della fascia tricolore del capoluogo, altri hanno deciso di prorogare la Dad mentre alcuni non hanno pubblicato nuovi provvedimenti lasciando intendere il ritorno in classe. È il caso dei quattro comuni caudini che, coordinati dal primo cittadino di Cervinara. Altri, invece, avevano già deciso a prescindere, anche per informare a tempo debito i dirigenti scolastici e le famiglie interessate. Tra questi le fasce tricolore di Ariano Irpino, Enrico Franza, e di Atripalda, Geppino Spagnuolo, che hanno prolungato la sospensione delle attività didattiche in presenza per tutti, rispettivamente, fino a sabato prossimo, 5 dicembre, e fino a lunedì 7. Arriveranno al ponte dell'Immacolata in Dad anche Gesualdo, Sant'Angelo dei Lombardi, Vallata e Montella. Mentre il sindaco di Cassano Irpino, Salvatore Vecchia, ha deciso di riaprire, così come a Pratola Serra dove, però, si annunciano manifestazioni di dissenso.
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